Colpevole di omicidio per aver ucciso un compagno di cella nella prigione di Rivière-des-Prairies

Colpevole di omicidio per aver ucciso un compagno di cella nella prigione di Rivière-des-Prairies
Colpevole di omicidio per aver ucciso un compagno di cella nella prigione di Rivière-des-Prairies
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Il cittadino di Montreal che si è dichiarato malato di mente dopo aver picchiato a morte un suo compagno di cella nel carcere di Rivière-des-Prairies alla fine non è riuscito a convincere la giuria, che invece lo ha dichiarato colpevole di omicidio.

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“Colpevole”, ha detto il presidente della giuria dopo un fine settimana di deliberazioni presso il tribunale di Montreal.

I giurati hanno così segnato il destino di Ali Ngarukiye per l’omicidio di André Lapierre, avvenuto nella notte tra il 16 e il 17 giugno 2021.

A quel tempo, Ngarukiye, 24 anni, era detenuto in attesa di processo per aver disarmato e tentato di uccidere un agente di polizia nel quartiere di Parc-Extension. Era stato arrestato qualche settimana prima, al termine di una lunga caccia da parte della polizia, che prima aveva arrestato la persona sbagliata. Quest’ultimo, Mamadi Camara, aveva trascorso diversi giorni dietro le sbarre prima di essere completamente scagionato.

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Foto d’archivio, Agenzia QMI

Ali Ngarukiye, nel caso dell’agente di polizia Sanjay Vig, disarmato prima di essere colpito da colpi di arma da fuoco nel quartiere Parc-Extension di Montreal.

Coimputato timoroso

Ma anche in detenzione, Ngarukiye non ha resistito, tanto che il suo compagno di stanza ha cominciato a temerlo.

“Sarò paziente, così potrò uscire di qui il prima possibile”, ha confidato a un parente, dicendo che era bloccato con una “persona malata di mente che non ha nulla da perdere”.

E poche ore dopo, le paure del signor Lapierre si sono avverate, quando è stato picchiato a morte nel cuore della notte.

“Si trattava di percosse, violenza, è certo che era violenza… Tutti cercavano di dire di smetterla di picchiare il signore”, ha testimoniato Othman Chergui, che si trovava nella cella adiacente.

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FOTO FORNITA DALLA CORTE

Disordini mentali

Arrestato e accusato di omicidio di secondo grado, Ngarukiye ha ammesso le sue azioni, ma si è dichiarato non penalmente responsabile a causa di disturbi mentali.

Nel corso del processo conclusosi lunedì, il sige Sharon Sandiford della difesa aveva chiamato uno psichiatra, il quale aveva parlato a lungo dei problemi psichiatrici dell’imputato.

Me Louis Bouthillier della Corona, da parte sua, ha chiesto una condanna per omicidio, perché secondo lui le prove non rivelavano che al momento del delitto Ngarukiye fosse in uno stato tale da non aver compiuto le azioni previste. si stava impegnando.

La giuria alla fine ha favorito la Corona.

Ngarukiye, che sta ancora aspettando la sentenza nel caso dell’ufficiale di polizia disarmato, tornerà in tribunale il mese prossimo per le argomentazioni sulla sentenza. È già certo che riceverà l’ergastolo, ma resta da determinare quanti anni dovrà scontare prima di poter beneficiare della libertà condizionale.

Nel suo caso, questo periodo può variare da 10 a 25 anni.

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