In occasione della solennità dell’Ascensione celebrata domenica 12 maggio 2024 in Ciad, mons. Edmond Djitangar ha presieduto una messa nell’area pastorale San Daniele Comboni di Kilwiti. Nella sua omelia, l’Arcivescovo di Ndjamena si è soffermato sulla questione della giustizia, della pace, dell’amore, nonché della missione della Chiesa.
Vatican News con Edouard Takadji – N’djamena (Ciad)
Durante la messa da lui presieduta nella solennità dell’Ascensione, l’ascesa di Cristo al Cielo, mons. Edmond Djitangar ha conferito il sacramento della cresima a 54 fedeli della zona pastorale San Daniele Comboni di Kilwiti.
Nella sua omelia, l’Arcivescovo metropolita di N’Djamena ha ricordato che “tutto ciò che tocca la persona umana tocca Dio e la Chiesa è al servizio di Dio e della comunità umana“. Pertanto mons. Djitangar ha sostenuto che “la nostra Chiesa non può distogliere lo sguardo dai malati, dai poveri e dagli abbandonati come nella parabola del Buon Samaritano”.
“Per questo continuiamo oggi ad annunciare che una vita fraterna, una comunità nazionale di giustizia e di pace è possibile a condizione che prendiamo sul serio l’impegno che prendiamo davanti a Dio e davanti agli altri.“, Egli ha detto.
Costruire una comunità di pace, giustizia e condivisione
Proseguendo la sua omelia, l’Ordinario del luogo ha esortato i fedeli di quest’area pastorale a unirsi per costruire una comunità in cui tutti i cittadini vivano in pace: “iDobbiamo costruire una comunità di persone che si amano e che vogliono vivere in pace con gli altri“.
E mons. Djitangar insiste che è necessario”costruire una comunità in cui le persone possano svilupparsi e garantire che ogni cittadino di questo paese abbia accesso alla ricchezza di questo paese“, e basta, ha chiarito, “la nostra vocazione e non dobbiamo mancarla“.
Concludendo la sua omelia, l’Arcivescovo Metropolita di N’Djamena ha invitato il popolo di Dio a pregare per la sua Chiesa ma soprattutto per il suo Paese.
