Mercoledì 24 giugno 2009, una squadra dell’FBI stava sorvegliando in pieno giorno il quartiere West Village di Manhattan. La polizia osserva una giovane donna che digita sulla tastiera del suo computer. Lei è lì ogni mercoledì. I messaggi viaggiano su una rete privata. Sono indirizzate a un uomo, parcheggiato poco più lontano in un furgone. Sarà identificato come membro della delegazione russa alle Nazioni Unite. Il nome della donna è Anna Chapman, 27 anni.
L’FBI non è interessata a lei per la sua onnipresenza sui social network o per i suoi soldi, ma per la sua vera identità. “Ha la copertura di un’agente immobiliare. Vive in un edificio leggendario a Wall Street. È totalmente immersa in questo piccolo mondo politico newyorkese. Si può trovare molto facilmente sotto forma di acquisto o locazione di uffici, dice Bruno Fuligni, storico e scrittore, autore del libro: Atlante dell’intelligence segreta. Sembra così senza cervello, è un’ottima esca.
Nel 2001, ha sposato il britannico Alex Chapman, un ricco figlio di famiglia, un ozioso nightclubber che vive a Londra. Ha ottenuto la cittadinanza britannica, poi ha divorziato. L’FBI scopre che fa parte di una rete di russi che vivono da anni negli Stati Uniti, sotto false identità. In realtà sono spie.
Identità usurpate
Lunedì 28 giugno 2010, Anna Chapman viene interrogata dall’FBI alla stazione di polizia di Manhattan South. La giovane donna non ha difficoltà a riconoscerlolavora per l’intelligence russa. Ma fornisce solo dettagli insignificanti, non fornisce alcuna informazione decisiva. Non è l’unica in custodia, vengono interrogate una decina di spie russe. Vivono sotto falsi nomi. L’FBI si rese conto che lo era delle identità usurpate”, quelle dei bambini morti in Canadarecuperati dai servizi russi nei cimiteri e nei registri di stato civile”, rivela un investigatore.
Secondo l’FBI, questi uomini e donne avevano la missione “infiltrarsi negli ambienti politici americani”. Venerdì 9 luglio 2010, dodici giorni dopo il loro arresto, le dieci spie russe atterrarono poco prima delle 11.30 sulla pista dell’aeroporto di Vienna, in Austria, provenendo da New York. Dovevano comparire il 27 luglio davanti a un giudice di New York per essere accusati di spionaggio, ma furono esfiltrati con urgenza. “Abbiamo avuto la fortuna di averli a portata di mano. Ora la partita è persa, non potremo mai ottenere la minima informazione da loro”, si rammarica un agente dell’FBI.
Mercoledì 22 dicembre 2010, Anna Chapman è stata nominata membro del consiglio di amministrazione della Giovane Guardia russa. Sale sul palco e tiene un discorso in onore della Patria. Questa donna di 42 anni appare regolarmente sulla stampa russa di celebrità. Una volta era la conduttrice di un programma televisivo in cui posava come una ragazza di James Bond.
Ospiti di “L’ora del crimine”
-Bruno Fuligni, storico e scrittore, autore del libro: Atlante dell’intelligence segreta, una nuova edizione appena pubblicata da Ground Editions.
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