L’altra priorità! (Di Assane Samb)*

L’altra priorità! (Di Assane Samb)*
L’altra priorità! (Di Assane Samb)*
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Nel Consiglio dei ministri di questo mercoledì, il presidente Faye ha sottolineato la necessità di sviluppare un piano nazionale di gestione delle inondazioni. Si tratta chiaramente di prendere l’iniziativa per evitare che questa spinosa questione, che sembrava dimenticata, inquini i dibattiti e soprattutto la nuova serenità che i senegalesi stanno vivendo da tempo.

Perché le piogge arriveranno tra poche settimane. E quest’anno ne annunceremo alcuni importanti. Che fa rima con inondazioni, sfollamenti di popolazioni, desolazione, difficoltà negli spostamenti e sgomento per tanti senegalesi. Di conseguenza, la questione non sembra essere una priorità finché non è arrivato l’inverno. Ma una volta arrivata la stagione, non parleremo altro. Tutte le altre domande verranno relegate in secondo piano. Perché ciò che le persone non possono fare è vivere nell’acqua.

E il problema è reso spinoso dal fatto che, oltre a Dakar, sono colpite molte località del Paese. Nessuno è indifferente di fronte a un problema che preoccupa i senegalesi dal 2005. È una fortuna che la questione possa poi essere discussa in Consiglio dei ministri per cercare di analizzare la questione e trovare soluzioni accettabili per tutti, fermo restando che questo problema non si risolve con un colpo di bacchetta magica. Perché le precedenti autorità avevano messo in atto un’intera strategia, iniettando un’enorme quantità di miliardi con un tasso di esecuzione abbastanza costante. Si parlava di 700 miliardi di franchi nostri. Il che è enorme.

Sono state trovate soluzioni in particolare per alcuni quartieri come Dalifort, Wakhinane, Cité Belle Vue, ecc. Ma questi sforzi non furono sufficienti. Il problema resta, dato che molte persone vivono in zone non adeguate anche se sono state create intere città per dare una nuova casa alle vittime: Plan Jaxaay, Cité Taxfekh, ecc. Sembra che finora ci siano molti errori negli approcci precedenti.

E questo è senza dubbio ciò che ha fatto sì che miliardi sarebbero stati inghiottiti senza risultati più convincenti. Si tratta quindi di un settore che difficilmente sfuggirà ai controlli. Sarà inoltre necessario cambiare approccio e orientarsi verso soluzioni più strutturali e più realistiche. Ma ora è il momento di iniziare. Perché con il riscaldamento globale il mondo intero si trova ad affrontare il problema delle inondazioni, difficile da nascondere. Ma poiché è stagionale, tendiamo a non renderlo una priorità. Quando lo è davvero.

* Di Assane Samb

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