I belgi fanno sempre più acquisti all’estero per sfuggire all’aumento dei prezzi: ecco la top 10 degli articoli più acquistati

I belgi fanno sempre più acquisti all’estero per sfuggire all’aumento dei prezzi: ecco la top 10 degli articoli più acquistati
I belgi fanno sempre più acquisti all’estero per sfuggire all’aumento dei prezzi: ecco la top 10 degli articoli più acquistati
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Fare acquisti in Francia, nei Paesi Bassi o in Lussemburgo permette da anni di risparmiare molto su alcuni prodotti. Ma ciò è ancora più vero negli ultimi due anni e nell’elevata inflazione che abbiamo sperimentato. Varcare uno dei nostri confini mirando ai propri acquisti è diventato un modo per limitare le proprie spese. Tradizionalmente ci rivolgiamo alla Francia per il cibo o al Lussemburgo per le sigarette, il carburante e l’alcol.

Ma che dire oggi, quando le nostre abitudini di acquisto si sono necessariamente evolute negli ultimi due anni? VIA, l’associazione che rappresenta gli emittenti di buoni pasto in Belgio, ha stilato la top 10 degli articoli più acquistati all’estero dai belgi. “In questo contesto, la spesa per la spesa rappresenta la voce di spesa più importante, davanti soprattutto all’abbigliamento, all’alcol e al carburante. All’inizio del 2023 il cibo era ancora al secondo posto nella classifica“, impariamo.

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Per la classifica generale troviamo quindi al primo posto gli acquisti alimentari (16% degli acquisti), abbigliamento (15%), prodotti per la cura e l’igiene (13%), alcolici (9%), carburanti (8%), prodotti animali ( 6%), elettrodomestici (5%), sigarette (3%) e prodotti per l’infanzia (2%).

Lo studio rivela inoltre che più di un belga su tre fa acquisti regolarmente all’estero. Sono ovviamente i lavoratori frontalieri i più numerosi a lasciare il Paese. “Questa spesa transfrontaliera è particolarmente osservata tra i 35-54 anni e nelle province dell’Hainaut e del Lussemburgo che si trovano vicino alla Francia e al Granducato, dove i prezzi dei prodotti alimentari sono più bassi.”

E poiché questo studio è stato commissionato dagli emittenti di buoni pasto, l’argomento viene ovviamente ripreso. “Per quanto riguarda i beneficiari di buoni pasto in Belgio, il 16% dichiara di fare la spesa all’esteroindichiamo. L’effetto protettivo dei buoni pasto sui consumatori si osserva anche sui commercianti. La spesa all’estero, infatti, incide sul loro fatturato, ma anche sul tessuto economico locale in generale. Nel 2023 sono stati spesi più di 750 milioni di euro nei paesi vicini, di cui quasi i 2/3 solo in Francia. Poiché i buoni pasto possono essere utilizzati solo in Belgio, rappresentano una barriera contro questo commercio alimentare transfrontaliero. Permettono così di mantenere il potere d’acquisto in Belgio e di promuovere il commercio locale.

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