Appello urgente delle associazioni dei motociclisti di fronte alla crisi sicurezza

Appello urgente delle associazioni dei motociclisti di fronte alla crisi sicurezza
Appello urgente delle associazioni dei motociclisti di fronte alla crisi sicurezza
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L’Associazione dei motociclisti per il benessere collettivo (AMOBIC) e l’Unione nazionale dei conducenti di motociclette a tre ruote (SNCMTR) deplorano l’impatto della crisi socioeconomica e di sicurezza sui mototassisti e chiedono alle autorità interessate di risolvere la crisi di sicurezza per facilitare il ritorno alla vita nel Paese.

Nel corso di una conferenza stampa tenutasi giovedì 9 maggio, i membri del comitato AMOBIC e SNCMTR hanno richiamato l’attenzione delle autorità governative sulle conseguenze del deterioramento del clima di sicurezza sulla popolazione haitiana, in particolare sullo stile di vita di migliaia di motociclisti.

Il presidente dell’AMOBIC, Jonet St Élois, ricorda che le motociclette sono il loro sostentamento ed è rattristato dal fatto che il deterioramento del clima di sicurezza ha costretto i motociclisti ad abbandonare i loro luoghi di attività, altri hanno perso le loro motociclette e si sono trovati nell’impossibilità di fornire per i bisogni primari delle loro famiglie.

Il sindacalista denuncia anche i numerosi abusi a cui sono sottoposti da anni i motociclisti. “Soffriamo abusi da parte delle forze dell’ordine e spesso siamo considerati banditi. E i banditi a volte ci prendono come vedette, spesso uccidono o ci portano via le moto», racconta.

Il signor St Élois deplora il fatto che siano una delle categorie più colpite dalla scarsità artificiale di prodotti petroliferi. Chiede un sussidio per tutti i motociclisti e sollecita il governo dimesso a facilitare la distribuzione del carburante alle pompe di benzina affinché possano fare a meno del mercato nero che vende la benzina a prezzi esorbitanti. Invitando il Consiglio presidenziale di transizione a risolvere la crisi prevalente nel paese.

Da parte sua, il portavoce dell’AMOBIC, Jean Kenson Chéry, critica la tattica dilatoria dei membri del collegio presidenziale, che subito dopo il loro insediamento si sono lanciati in una feroce lotta per il potere. Pertanto, avverte ciascun consigliere di non anteporre gli interessi del proprio clan a quelli della popolazione.

Sheelove Semexant

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