“Rivivo questa giornata infinita…”: vittima collaterale dell’attentato del 16 ottobre, il tassista chiede giustizia

-

Il 16 ottobre 2023 il Belgio è stato nuovamente colpito dal terrore. Nell’attacco hanno perso la vita due cittadini svedesi e un’altra persona è rimasta gravemente ferita. Il tassista che trasportava le vittime porta ancora pesanti cicatrici di questa tragedia. Un anno dopo l’attentato, sta ancora aspettando che venga fatta giustizia.

È un ricordo doloroso che il Belgio porta ancora con sé. Il 16 ottobre 2023, a Bruxelles, un uomo, vestito con un giubbotto fluorescente e munito di arma, persiste. Scoppia la prima sparatoria. Quindi l’aggressore inizia a inseguire un taxi. Questo trasporta i tifosi del calcio svedese. Sono nella capitale per assistere ad una partita di calcio.

Questo inseguimento sulle strade principali di Bruxelles si sta intensificando. Interrogato da RTL Info pochi giorni dopo i fatti, ha detto il tassista. “Era boulevard d’Anspach al 136. Ho preso dei clienti, erano tre svedesi. Era tutto normale, parlavamo, discutevamo per strada, tranquilli…” Dopo qualche minuto, Adam* sente “scontro sulla finestra destra”. Si rompe, ma in quel momento l’autista non si accorge che si tratta di fori di proiettile. “Pensavo fosse qualcuno che mi lanciava delle pietre dopo una manovra.” Adam scende dal suo veicolo per fare alcuni controlli, poi se ne va. È lì che vede quest’uomo, particolarmente minaccioso. “L’ho visto nello specchietto retrovisore della mia macchina aveva qualcosa tra le mani. Quando ho visto i suoi occhi mi sono detto che non era semplicemente qualcuno, era più grave di così.” L’autista finisce per accompagnare i suoi clienti per cercare di proteggerli. Scendo dal taxi, l’aggressore apre il fuoco con un fucile tipo AR-15. Muoiono due persone.

“Non sono più lo stesso”

A un anno dagli eventi, l’associazione dedicata alle vittime del terrorismo Life for Bruxelles desidera rendere omaggio ai defunti e alle loro famiglie, nonché ai feriti e ai suoi cari. Ma l’associazione evidenzia anche un’altra vittima: il tassista. “Siamo stati completamente dimenticati, lasciati indietro”testimonia. “Dal 16 ottobre non sono più la stessa. Ogni giorno è una lotta, un peso da portare, e a volte mi chiedo quanto ancora potrò resistere. Abbiamo l’impressione di essere mendicanti. La vita non ha più senso .Rivivo questa giornata infinita, e mi chiedo perché nessuno mi consideri.

Oggi Adam vive con le conseguenze fisiche e psicologiche di quella notte da incubo. Vittima della sindrome da stress post-traumatico, ora si sente abbandonato dalle autorità e dalla società.

Un eroe ignorato

Riconosciuto vittima di un atto terroristico, questo tassista non ha tuttavia ricevuto un risarcimento adeguato per le gravi conseguenze dell’attentato. Sebbene abbia ottenuto lo status di solidarietà nazionale, questo sostegno è rimasto simbolico, senza alcuna compensazione finanziaria commisurata ai suoi bisogni. Infatti, al momento dell’attacco, le scappatoie legali impedivano qualsiasi risarcimento adeguato, facendo precipitare quest’uomo e la sua famiglia in una situazione finanziaria critica.

Questa mancanza di sostegno non deriva da un rifiuto dell’assicurazione, ma da un vuoto legislativo che, all’epoca, non consentiva un sostegno sufficiente per tali casi.

Una lotta per una giustizia giusta

Già nel 2017, l’associazione Life for Bruxelles ha allertato le autorità sull’urgenza di riformare la legge affinché tutte le vittime di attentati possano beneficiare di aiuto, qualunque sia il contesto. Ma abbiamo dovuto aspettare fino al 2024 perché questa legislazione venisse finalmente modificata. Troppo tardi per il tassista.

Quest’uomo, che ha affrontato la morte per proteggere i suoi passeggeri, oggi fatica a provvedere alla sua famiglia. Gli scarsi aiuti ricevuti dalla Commissione per l’assistenza finanziaria alle vittime di atti di violenza intenzionale e dalla sua assicurazione sono insufficienti. Oggi attende il reale riconoscimento dei danni subiti.

Una speranza ancora fragile

Grazie all’azione di Life for Bruxelles, è stato organizzato un incontro con il gabinetto del ministro dell’Economia, l’unica figura politica ad aver reagito e ad aver mantenuto il dialogo. Ma il destino di questa vittima dipende ora dalla decisione della Commissione per gli aiuti finanziari, che determinerà gli aiuti a cui avrà diritto. Questo aiuto, anche se atteso, è solo un gesto di solidarietà, lontano da un risarcimento completo, lasciando Adam in una situazione molto precaria.

Un invito all’azione

In occasione della commemorazione di questo attentato, Life for Bruxelles chiede quindi al Ministro della Giustizia di intervenire e di concedere a questo tassista il sostegno e il riconoscimento richiesti.

attacco terroristico del 16 ottobre a Bruxelles

-

PREV VIDEO – Un cinema itinerante per permettere a tutti di vedere i film sul grande schermo
NEXT Lézat-sur-Lèze. Grande successo per la Giornata del Patrimonio