I tassi di interesse a diverse scadenze consentono di “leggere” le aspettative degli operatori di mercato su inflazione, crescita e politica monetaria.
Dal 2022, il fortissimo aumento dell’inflazione e poi il suo calo saranno stati uno dei principali determinanti dei tassi di interesse. Il continuo “irripidimento” della curva dei rendimenti oggi mostra principalmente che gli operatori di mercato sono rassicurati sul fatto che gli aumenti dei prezzi sono sotto controllo. Anche in Svizzera le variazioni dei tassi sulle diverse scadenze illustrano le aspettative di una continua riduzione del tasso di riferimento della Banca nazionale svizzera (BNS) e il perdurare delle prospettive di attività favorevoli per i prossimi trimestri.
La curva dei rendimenti, indicatore quasi infallibile fino al 2022
Il divario tra tassi a lungo e tassi a breve è un segnale seguito da molti previsori per prevedere le fasi del ciclo economico. È anche uno dei componenti dell’indicatore del ciclo anticipatore pubblicato dall’American Conference Board. Il suo potere predittivo si è dimostrato quasi infallibile nel prevedere le recessioni degli ultimi decenni. Fino al 2022, ogni volta che i tassi a lungo erano inferiori a quelli a breve – una cosiddetta curva dei rendimenti “negativa” o “invertita” – si verificava una recessione entro 6-12 mesi. Questo potere predittivo si spiega con il fatto che i tassi di interesse integrano le aspettative del mercato sia per quanto riguarda la crescita che l’inflazione, ma soprattutto per quanto riguarda le politiche monetarie. Pertanto, durante i periodi di rallentamento economico, i mercati anticipano i tagli dei tassi chiave prima che si verifichino, il che implica tassi a lungo termine più bassi rispetto a quelli a breve termine.
Nel 2022, e fino a poco tempo fa, la curva dei tassi di interesse si è chiaramente invertita, inviando per diversi trimestri il segnale di un’imminente recessione che alla fine non si è verificata. Dall’inizio di questo ciclo atipico post-Covid, il principale fattore che influenza i tassi di interesse potrebbe essere l’inflazione. In effetti, la sua impennata a livelli non osservati da 40 anni ha offuscato il segnale proveniente dalla curva dei rendimenti. L’inversione della curva dei rendimenti riflette in primo luogo la netta stretta monetaria necessaria per far fronte all’impennata dei prezzi. E recentemente, l’aumento (o il “re-irripidimento”) della curva dei rendimenti può essere spiegato con l’anticipazione di un possibile allentamento delle politiche monetarie, reso possibile da un’inflazione controllata.
L’attuale curva dei rendimenti che riflette la fiducia del mercato nella disinflazione
Dall’inizio di settembre negli Stati Uniti (e più recentemente in Europa), le curve dei rendimenti sono infatti tornate in territorio positivo. Tuttavia, questo sviluppo ha coinciso con la comparsa di numerosi segnali di debolezza economica (soprattutto in Europa). Tuttavia, non dovremmo ignorare la curva dei rendimenti, né considerare questo rimbalzo come un altro falso segnale, ma piuttosto come la continuazione di questo ciclo atipico, con il prossimo ciclo di marcati tagli dei tassi delle banche centrali. Infatti, durante una fase di allentamento monetario, i tassi a breve termine scendono più rapidamente di quelli a lungo termine. Il recente irripidimento della curva dei tassi d’interesse conferma quindi soprattutto la fiducia degli operatori di mercato nell’allentamento dell’inflazione.
In Svizzera la situazione è un po’ diversa. In effetti, la curva dei rendimenti non si è invertita, come è avvenuto negli Stati Uniti o nei principali mercati europei. Nel 2022 l’aumento dell’inflazione in Svizzera è rimasto più moderato ed è stato accompagnato da un appiattimento della curva dei rendimenti, ossia i tassi delle diverse scadenze si sono quasi allineati. In un contesto di rallentamento dell’inflazione e di continuo apprezzamento del franco svizzero, la BNS è stata una delle prime ad abbassare il tasso di riferimento e si prevede che continuerà il movimento nei mesi a venire. La curva dei rendimenti svizzera ha recentemente registrato un nuovo inclinazione, con tassi a lungo ancora una volta superiori a quelli a breve. Questo pentimento testimonia la previsione da parte degli operatori di mercato del proseguimento dell’allentamento del tasso di riferimento della BNS nonché del mantenimento di prospettive di crescita positive per l’economia svizzera nei prossimi trimestri.