Una cinquantina di membri della ONG Vigili del fuoco di emergenza internazionali e partner provenienti da diversi paesi europei si sono riuniti sabato a Saint-Cernin-de-Larche, nella Corrèze, nell’ambito del Programma di ricerca europeo Silvano per la prevenzione e il contrasto degli incendi boschivi. Durante un’esercitazione antincendio sono state testate diverse tecnologie.
Nuove tecnologie per combattere gli incendi
A dare l’allarme sono stati sette falsi escursionisti. Tra loro Sylvie Lorenzo, sindaco di Saint-Cernin-de-Larche: “il nostro ruolo è quello di andare in giro, vedere il fumo e avvisare i servizi di emergenza“. Allerta allora”inviare messaggi sulle reti [sociaux]“. Grazie alla tecnologia, i messaggi pubblicati sui social network vengono raccolti presso il centro di comando del PUI e consentono di dirigere rapidamente un elicottero bombardiere d’acqua sull’incendio per limitare la propagazione dell’incendio.
Durante l’esercitazione la PUI ha utilizzato un elicottero della società HBE R+O. Il pilota dell’elicottero ha effettuato diversi viaggi di andata e ritorno tra il lago Causse e il luogo dell’esercitazione per scaricare l’acqua. Sul posto erano presenti le squadre dei vigili del fuoco del PUI e dello SDIS della Corrèze. Vigili del fuoco su cui hanno potuto contare innovazioni tecnologiche nella lotta agli incendi. Con il programma Silvanus, partner provenienti da diversi paesi europei sono venuti a testare le loro invenzioni.
Il programma Silvanus terminerà tra pochi mesi
Razvan Purcarea è un ingegnere. È venuto dalla Romania per presentare a visore per realtà virtuale : “Può fornire ai vigili del fuoco e soprattutto ai comandanti informazioni in tempo reale e consentire loro di gestire l’operazione con molte informazioni disponibili“. Didier Badin, membro della PUI, ci ha provato e si è lasciato convincere: “possiamo individuare gli accessi e far instradare le macchine attraverso gli accessi che vediamo dal nostro drone“.
“Abbiamo testato tutte le tecnologie“, accoglie Philippe Besson, presidente della ONG Vigili del Fuoco di Emergenza Internazionale, al termine dell’esercitazione. Queste nuove tecnologie saranno utilizzate in futuro ai vigili del fuoco e ai servizi comunali. Questo test avrà permesso di migliorarli prima della fine del programma Silvanus all’inizio del prossimo anno.