L’incendio 213 che ha devastato centinaia di ettari di foresta e che ha minacciato di raggiungere il Chapais nel giugno 2023 sarebbe costato al governo del Quebec almeno 4 milioni di dollari, secondo i dati compilati da SOPFEU e dal Ministero delle Risorse Naturali e delle Foreste.
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Per porre fine all’immenso incendio, la società di protezione forestale avrebbe speso non meno di 1,6 milioni di dollari in personale, attrezzature e spese connesse, secondo quanto ha affermato sotto giuramento il sergente investigativo Caroline Godin della Sûreté du Québec durante le osservazioni sul sentenza nel caso Brian Paré.
Screenshot di un video dell’incendio boschivo nel Chapais, ripreso da Alexandre Asselin, un operaio forestale che stava lavorando alla realizzazione di una trincea antincendio. Video datato 1 giugno 2023 CREDITO: Screenshot, video per gentile concessione di Alexandre Asselin
Foto d’archivio
Il suo superiore, il sergente responsabile dell’unità Louis Compartino, sosteneva che le ferie di tutte le sue truppe erano state rinviate e che dovevano fare gli straordinari per garantire la sicurezza della popolazione durante questo periodo di crisi.
“È un costo enorme aprire un posto di comando di questo tipo. I nostri agenti di polizia dovevano lavorare almeno 12 ore al giorno senza giorno libero”, ha sottolineato senza poter fornire una cifra esatta in relazione ai costi delle operazioni.
Danno colossale
Secondo un esperto di ingegneria forestale chiamato a testimoniare, l’incendio acceso intorno al lago Cavan avrebbe raso al suolo più di 742,3 ettari di foresta matura.
Questo deficit di royalties che le aziende devono pagare allo Stato per lo sfruttamento del legname ammonta a 46.000 milioni3 di abete rosso nero e pino bianco, per un valore di 1,1 milioni di dollari, ha spiegato Maxime Auger, ingegnere forestale dell’Ufficio per il marketing del legname del Ministero delle foreste.
A più di 8 mesi dall’inizio dell’incendio del 213, comunemente noto come incendio del Lago Cavan, la devastazione era ancora evidente nel “Journal” del gennaio 2024.
Foto d’archivio
A ciò si aggiunge un aiuto finanziario di 1,1 milioni di dollari concesso alla segheria Barette-Chapais per consentire all’azienda di recuperare il legno bruciato e recuperabile e di 165.000 dollari per riavviare la produzione e piantare nuovi germogli.
“Per lo meno possiamo dire che 2,4 milioni di dollari di danni alla foresta sono direttamente attribuibili all’incendio 213”, ha spiegato Auger su richiesta dell’accusa.
L’avvocato difensore, sig.e Jean Girard, tuttavia, sostiene che i calcoli dell’esperto non comprendono l’importo compensativo che Barette-Chapais ha dovuto pagare al governo per recuperare il legno bruciato sui terreni demaniali.
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