Sabato 12 ottobre dalle 13:30 alle 17:00, nell’ambito della giornata DYS, vengono offerti una conferenza e laboratori.
L’Associazione dipartimentale degli adulti e dei genitori di bambini dislessici dei Pirenei orientali (Apedys66) sostiene i bambini e le famiglie di bambini affetti da disturbi DYS: dislessia, disortografia, disprassia, disgrafia, disfasia e altri disturbi dello sviluppo neurologico ( TND).
“Adulti indipendenti”
Termini e disturbi a volte difficili da accettare e seguire una volta individuati, ma che colpirebbero in media due bambini per classe. Béatrice Ciurana è la presidente di Apedys66, creata 11 anni fa. L’associazione riunisce genitori e figli, alcuni ormai adolescenti e adulti, che si trovano o hanno dovuto confrontarsi con questi disturbi. «Siamo genitori con le nostre rispettive esperienze, attenti. Supportiamo i bambini e le famiglie nei passi da fare, sulle persone da visitare una volta fatta la diagnosi, sui diritti e sul sostegno. Dimostriamo loro che «Non sono soli e diamo anche un messaggio di speranza: aiutiamo i nostri figli a diventare adulti indipendenti, ad avere fiducia in se stessi, a trovare un lavoro adatto a loro, ad essere felici.”
Per questo l’associazione offre orari ogni due settimane, il sabato dalle 9:30 alle 12:30 presso la scuola elementare. I volontari accolgono famiglie e bambini per supportarli nel percorso che porta alla diagnosi, poi nella ricerca di soluzioni, strumenti compensativi, percorsi diversi. “È un po’ come quando si portano gli occhiali: serve più o meno correzione, a volte serve riabilitazione. Quando trovi quelli giusti, funziona. Per i disturbi DYS è lo stesso: dobbiamo trovare il giusto supporto”.
Conferenza di Fabrice Pastor
Apedys66 ha anche la missione di sensibilizzare e riconoscere questi disturbi. Quindi, il Sabato 12 ottobre dalle 13.30 alle 17, nell’ambito della giornata nazionale DYS, organizzata da Apedys66, nella sala polivalente (adiacente alla scuola primaria), viene proposto un convegno sul tema “I disturbi neuro-sviluppativi e i miti legati alla l’ignoranza di questi disturbi”. A moderare i lavori sarà Fabrice Pastor, neuropsicologo, direttore e cofondatore dell’Irles, istituto-centro di diagnosi e monitoraggio. “Si tratta di rendere popolari queste nozioni, precisa Béatrice Ciurana. Seguirà uno scambio. Non mancheranno giochi, laboratori e, grazie all’intervento della biblioteca Théza, libri accessibili per bambini, nonché manipolazioni su computer. Giusto per dimostrare che possiamo trovare altri modi di apprendere, che non esiste un unico modo.