Un uomo è stato accoltellato al petto e all’addome questo martedì a Ravine des Cabris. Oggi si trova in condizioni stabili, ancora in terapia intensiva al CHU Sud. All’indomani della tragedia, lo shock e il trauma sono ancora presenti. Per Antenne Réunion, la compagna della vittima accetta di testimoniare e torna alla sua versione dei fatti.
All’indomani della tragedia, le conseguenze dell’attentato sono ancora visibili. Per la moglie della vittima, anche lei aggredita, l’evento è stato traumatico: “Non ci sentiamo sicuri, le cose sono successe molto velocemente”.
In pochi minuti la situazione è degenerata. La donna ha detto che stava camminando per strada ed è stata insultata da altre persone.
“Ho chiamato il mio compagno per dirgli che mi stavano insultando. È arrivato sul posto ed è andato a parlare con questa persona, ed è stato allora che ha pugnalato più volte il mio compagno”.
La figlia, di pochi anni, è rimasta scioccata dalla scena. Il suo compagno è ricoverato da ieri in terapia intensiva: “Non va bene. Lo trovo davvero triste, non ci sentiamo davvero più al sicuro. Per un sì o per un no ci comportiamo così. Vorrei che fosse fatta giustizia, non possiamo lasciare che tutto questo rimanga impunito”.
Il presunto colpevole è ancora in custodia di polizia. La polizia sta proseguendo le indagini sul posto per far luce sull’aggressione.