Moustapha Guirassy pubblica un decreto sull’uso del velo e della croce nelle scuole senegalesi

Moustapha Guirassy pubblica un decreto sull’uso del velo e della croce nelle scuole senegalesi
Moustapha Guirassy pubblica un decreto sull’uso del velo e della croce nelle scuole senegalesi
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Un decreto del 6 ottobre, firmato dal ministro senegalese dell’Istruzione nazionale, Moustapha Mamba Guirassy, ​​ha posto fine a una crescente controversia sull’uso del velo negli istituti scolastici. Questa questione ha sollevato importanti dibattiti in tutto il Paese, dove diversi studenti erano stati allontanati a causa del loro abbigliamento ritenuto non conforme alle norme di alcuni istituti privati. Di fronte a questa situazione, il primo ministro Ousmane Sonko ha preso posizione chiedendo chiarimenti ufficiali sulla questione, in particolare chiedendo norme precise sull’abbigliamento autorizzato nelle scuole.

Il decreto pubblicato dal Ministero in risposta a questa crisi prevede nuove norme sul funzionamento degli istituti scolastici, sia pubblici che privati, ponendo particolare enfasi sul rispetto delle credenze religiose. Questo testo, che porta il riferimento ufficiale 08001.2024, chiede alle scuole di accettare gli studenti che indossano simboli religiosi, come il velo per i musulmani, ma anche la croce per i cristiani. Il Ministro ha insistito sull’importanza di questo riconoscimento delle identità religiose, pur fissando alcuni limiti per garantire il buon funzionamento delle istituzioni.

Secondo i termini del decreto, le scuole devono ora garantire un ambiente favorevole all’apprendimento nel rispetto delle convinzioni religiose degli studenti. Si stabilisce che l’uso di simboli religiosi, compreso il velo o la croce, è consentito purché non ostacoli la chiara identificazione degli studenti, soprattutto durante le lezioni o le attività didattiche. Questa decisione mira ad allentare le tensioni sorte in alcuni istituti, affermando al tempo stesso l’impegno dello Stato a rispettare la diversità religiosa.

Il decreto specifica inoltre che il rispetto delle convinzioni religiose non può esonerare gli studenti dalla partecipazione ad attività obbligatorie, come sport o lezioni pratiche. Tuttavia, è importante che la disciplina e l’ordine repubblicano siano mantenuti nel rispetto dei valori nazionali, della coesione sociale e delle libertà individuali e collettive.

Oltre alla questione dei simboli religiosi, il decreto regola altri aspetti dei regolamenti interni delle scuole, come la gestione dei comportamenti, la prevenzione della violenza verbale e fisica, nonché l’incoraggiamento della diversità e il rispetto reciproco. Le scuole sono ora tenute a garantire che gli studenti, indipendentemente dalla loro affiliazione religiosa, possano convivere pacificamente all’interno degli istituti.

Questa decisione arriva dopo diverse settimane di dibattito pubblico in Senegal, dove erano scoppiate tensioni tra famiglie, istituti privati ​​e autorità educative. Il testo ribadisce che ogni violazione delle sue disposizioni comporterà le sanzioni previste dalla legge.

Il decreto ministeriale, che riguarda tutte le istituzioni educative del Paese, mira a rafforzare i valori della convivenza nel rispetto della pluralità religiosa, principio fondamentale della Repubblica senegalese.

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