20 volte più veloce del 5G!

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Mentre il 5G sta lentamente decollando, con il 5G millimetrico che dovrebbe essere pienamente operativo in Francia solo nel 2025, i test sul 6G sono in pieno svolgimento, con velocità più che impressionanti.
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Primi test impressionanti in 6G!

Mentre il logo ufficiale del 6G (vedi sopra) veniva approvato dal 3GPP (l’organismo responsabile delle certificazioni e delle specifiche tecniche delle reti mobili) il 23 aprile, diverse aziende giapponesi si riunivano per progettare le apparecchiature per realizzare test su vasta scala e misurare le velocità raggiunte in 6G. Pertanto Docomo, NTT, NEC e Fujitsu hanno sviluppato i dispositivi necessari utilizzando le bande sotto i terahertz che sono compresi tra 100 GHz e 300 GHz per verificare quali velocità si possono raggiungere utilizzando questa tecnologia.

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100 Gb/s a 100 metri!

Da allora questo test effettuato sulle terre giapponesi è stato più che conclusivo l’hardware utilizzato ha permesso di raggiungere i 100 Gb/s a una distanza di 100 metri, ovvero 20 volte la velocità massima teorica del 5G (4,9 Gbps). Ovviamente l’esperimento è stato condotto in condizioni favorevoli che difficilmente si riscontreranno nell’uso reale. Non c’era infatti alcun ostacolo tra trasmettitore e ricevitore, ma questo ci permette comunque di avere un’idea dei guadagni attesi.

Come i suoi predecessori, Il 6G dovrebbe quindi offrire velocità maggiori e anche una latenza ridotta. Oltre a essere in grado di scaricare dati a velocità più che impressionanti, il 6G dovrebbe farlo facilitare applicazioni emergenti come UAV, HT, IoE, Industria 5.0 e guida autonoma collaborativa, il tutto offrendo una rete più affidabile rispetto al 5G pur essendo più efficiente in termini di consumo energetico (a velocità equivalenti).

Oltre ad aumentare in modo molto significativo la velocità, questa tecnologia dovrebbe quindi consentire di semplificare la gestione di alcune applicazioni remote complesse, come la guida autonoma, e consentire di soddisfare le crescenti esigenze di larghezza di banda per alcuni usi molto impegnativi su questo punto. Bisognerà però armarsi di pazienza visto che il 6G non dovrebbe essere realmente disponibile prima del 2030. A quel punto, il 5G dovrebbe godere di una migliore copertura a livello globale e finalmente esprimere il suo pieno potenziale, in particolare con l’arrivo del 5G millimetrico in più territori.

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