Martedì si esaminerà ciò che sappiamo della mozione di censura presentata contro il governo di Michel Barnier

Martedì si esaminerà ciò che sappiamo della mozione di censura presentata contro il governo di Michel Barnier
Martedì si esaminerà ciò che sappiamo della mozione di censura presentata contro il governo di Michel Barnier
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Michel Barnier, nominato Primo Ministro il 5 settembre, dovrà affrontare una prima mozione di censura, martedì 8 ottobre 2024.

Appena un breve mese trascorso a Matignoned eccolo di fronte ad una mozione di censura: Il primo ministro Michel Barnier affronta una sfida che i suoi predecessori hanno affrontato più di una volta.

Un 35esimo dal 2022

Infatti, Elisabeth Borne e Gabriel Attal, che si sono succeduti nella carica dal 2022 e dalla rielezione di Emmanuel Macron, sono stati regolarmente interessati dalla procedura. Questo sarà, secondo il conteggio dell’Assemblea nazionale, il 35a mozione di censura del secondo quinquennio del Presidente della Repubblica.

“Negazione del risultato”

Questa mozione di censura presentato dalla sinistraera per protesta contro la “negazione del risultato” elezioni legislative del 30 giugno e 7 luglio. “Questo sarà il momento della verità. Vedremo chi si oppone al governo e chi no”, ha dichiarato all’AFP il primo segretario del PS, Olivier Faure, che intende sottolineare nel suo intervento una “Il governo volta le spalle al Fronte Popolare ma soprattutto al Fronte repubblicano e al voto degli elettori”. Salirà sul podio, a priori intorno alle 16:30per difendere il testo cofirmato da quasi tutta l’alleanza di sinistra del Nuovo Fronte Popolare.

Una vera possibilità di successo?

Michel Barnier dovrebbe sopravvivere senza troppe difficoltà. Anche se hanno votato a favore i 192 deputati firmataricon alcuni indipendenti da Liot, il punteggio di 289 voti sembra irraggiungibile senza quelle dei 141 deputati dell’alleanza RN-Ciotti. Perché i dirigenti di estrema destra, Marine Le Pen in testa, non hanno alcuna intenzione di rovesciare il governo in questa fasesoddisfatto di avere in mano l’ascia per influenzare le scelte dell’esecutivo.

“A scelta per non cadere nel caosper non censurare subito Michel Barnier per dargli la possibilità di sviluppare un progetto […] se non ci piace lo censureremo”, ha affermato lunedì il vicepresidente del gruppo, Sébastien Chenu, a RMC.

“Una suspense abbastanza sottile”

Olivier Faure lo ha riconosciuto lui stesso: la scadenza è fissata per questo martedì, 8 ottobre lascia spazio ad una “suspense piuttosto scarna. Questo è probabile da allora la Marina Militare ha deciso di sostenere senza partecipare“, ha detto a France 2. “Il motivo per cui il PFN non è stato convocato a Matignon è perché il capo dello Stato ha ritenuto che la RN lo avrebbe censurato“.

Risultato a fine giornata

Dopo l’intervento di Olivier Faure, Gli risponderà Michel Barnierpoi seguirà una lunga serie di interventi dei gruppi politici, prima di una votazione di cui non si dovrebbe conoscere l’esito quello alla fine della giornataquesto martedì 8 ottobre 2024.

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