Primo maggio del Raduno Nazionale, dal comizio dell’estrema destra alla banalizzazione

Primo maggio del Raduno Nazionale, dal comizio dell’estrema destra alla banalizzazione
Primo maggio del Raduno Nazionale, dal comizio dell’estrema destra alla banalizzazione
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Jordan Bardella e Marine Le Pen si sono incontrati mercoledì 1 a Perpignanehm Maggio. Un “grande incontro”, nel contesto delle elezioni europee del 9 giugno, che torna alle manifestazioni organizzate dal Fronte Nazionale e poi al Raduno Nazionale in occasione della Festa del Lavoro.

L’incontro, però, non ha più nulla a che vedere con quelli di una volta, quando, dietro lo stendardo di Giovanna d’Arco, migliaia di attivisti convergevano per gareggiare con i sindacati sul sanpietro parigino.

Dalla sfilata al banchetto

“Quest’anno il Fronte Nazionale continua la tradizione patriottica commemorando la memoria di Giovanna d’Arco e organizzando un grande banchetto popolare patriottico. » È con queste parole che la direzione del partito Lepéniste ha annunciato, nel 2016, la fine del tradizionale corteo popolare, sostituito da un banchetto previa registrazione. Un formato più sicuro per evitare guastafeste.

L’anno precedente, infatti, non erano mancati i piantagrane alla Place de l’Opéra di Parigi. Primo tra tutti Jean-Marie Le Pen, salito sul podio di sua iniziativa, vestito con un impermeabile rosso, salutando il pubblico con i pugni chiusi e le braccia alzate in segno di vittoria. Era l’ultima presa di posizione dell’uomo che i “marinisti” avrebbero sospeso e poi escluso dal partito da lui presieduto a lungo. Poco prima il interessato aveva urlato l’ormai famoso “Jeanne, aiuto!” » di fronte alla statua equestre di Giovanna d’Arco, Place des Pyramides. Poi le attiviste Femen, che avevano interrotto il discorso di Marine Le Pen dall’alto di un balcone, a seno nudo, tendendo le braccia al grido di “Heil Le Pen”. Provocazioni troppe, in un contesto in cui Marine Le Pen si preparava alle elezioni presidenziali del 2017 cercando di cancellare le radici di estrema destra del suo partito.

Festeggia Giovanna d’Arco e lavora

Tra il 1979, nel contesto delle prime elezioni del Parlamento europeo a suffragio universale diretto, e il 1988, il corteo del FN ha infatti camminato sul selciato insieme al resto dell’estrema destra. Questo incontro annuale unitario svolge quindi il ruolo di termometro degli equilibri di potere tra le sue diverse famiglie politiche, dai monarchici dell’Action Française, precursori dal 1909, a tutte le sfumature del gruppo.

Nel 1988 il FN decise però di riunirsi da solo, l’1ehm Maggio e non l’8, anniversario della liberazione di Orléans nel 1429. Tre ragioni hanno guidato questa scelta. Il primo è pratico: domenica 8 maggio 1988 si è svolto il secondo turno delle elezioni presidenziali, quindi Jean-Marie Le Pen ha voluto convocare i suoi sostenitori una settimana prima per dare loro le sue istruzioni di voto. La seconda è elettorale: unire la Festa di Giovanna d’Arco e la Festa dei Lavoratori. Il primo turno delle elezioni presidenziali del 1988 fu infatti la prima volta in cui i lavoratori votarono per l’estrema destra un po’ più del francese medio: fu l’inizio della conquista dell’elettorato popolare da parte del lepenismo.

Nascondi questi simpatizzanti che non posso vedere

La terza ragione è strategica: dopo la sua affermazione nazionale alle elezioni europee del 1984, alle elezioni legislative del 1986 e alle elezioni presidenziali del 1988, il FN intende prendere le distanze dai piccoli gruppi più estremisti. Tuttavia, cambiare il giorno non risolverà tutti i problemi. 1ehm Nel maggio 1995, a margine della parata Lepéniste, uno skinhead di Reims a bordo di un autobus noleggiato per l’occasione gettò nella Senna un marocchino, Brahim Bouarram, che annegò. Il servizio di sicurezza dell’FN contribuirà all’arresto dell’assassino.

Eletta presidente del partito nel gennaio 2011, Marine Le Pen ha inviato pochi mesi dopo istruzioni molto rigide ai segretari dipartimentali: “Rifiutare qualsiasi registrazione di persone vestite con abiti folcloristici (ranger o altri skinhead). » Niente servirà: continueranno a circolare con discrezione segnali o propaganda con posizioni più radicali di quelle di Marine Le Pen. La scelta di rinunciare ad ogni corteo risolverà definitivamente la questione.

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