L’abbagliante capélado di Patrice Blanc presenta acqua e fontane attraverso la danza
le gioiose dame dell’Escolo Mistralenco e la Stella del Futuro accompagnate dai mandriani della manade Agu e da sua maestà Amélie Laugier, regina di Arles, e la sua damigella d’onore. La finale, interessante da seguire, incorona Romain Fouque con scarsi successi nell’uncinetto e permette a Rémi Chevalier, onnipresente, di salire sul podio occupato da Errik che tuttavia non è stato indegno. Gli altri giocano di buon umore. Tra i tori, nessuno merita. Il barricata Apollon viene nominato miglior toro della finale dopo una prima parte seria e una seconda più spettacolare.
Se preferisce i mancini, KHEOPS (Agu N.590) non offre la consueta resistenza ai nastri (3’30) ma si colloca meglio sulle corde. Le sue risposte sono irregolari eppure colpisce Chebaïki (3) Fouque (3) e S. Ben Ammar (2). Il primo onesto porta la sua seconda corda. 7 Carmen e restituito.
Vif, GALLIONE (Lautier N.446) salpa verso i nastri con inseguimenti vivaci (5’50). Ben ancorato alle corde, è agile nelle occasioni e non cede facilmente. Cambia terreno, dà filo da torcere alla caravella bianca che non lo affonda. Mantiene brillantemente le sue palle. 6 Carmen e ritorno.
I ricercatori bianchi trovano la vena giustaGOLD DILLER (Bianco N.389) ai nastri (1’15) Prosegue a ritmo serrato l’estrazione del bianco alle corde. Generose e volontarie, le serie si susseguono con impeccabile regolarità e un finale eroico. Una pepita nera che riporta le sue corde alla musica suonata 8 volte.
Dopo un timido bluff iniziale,POKER (Fabre-Mailhan N.402) si precipita maliziosamente dietro ai raseteurs. Cerca la colpa su Ruiz che resta indietro e torna da solo. Alle corde mostra le sue carte con anticipazione e valore, blocca pericolosamente Errik e rimane padrone della sua coppia di corde dopo aver rilanciato la posta (400 euro). 7 Carmen e restituito.
Di fronte ad a MOKA (Gilet N.688) corposo cerchiamo il lato bianco. Chevalier taglia la coccarda solo nel 5°. Su Hedi Ben Ammar l’impatto è potente ma se i bonus salgono sulle corde, il biou ben posizionato riceve un filo di lavoro che lo lascia raffreddare per mancanza di raset da macinare. 3 Carmen e restituito.
I fratelli Ben Ammar si dividono i nastri‘APOLLON (Rousty N.527) in 2’30 mentre Chevalier e Fouque subiscono i primi impatti. La sua gestione della pista non è perfetta ma i quindici colpi di recinzione di cui 7 potenti solo alla base del Fouque gli permettono di ritirare il premio della giornata. Infila una corda con 12 Carmen e ha applaudito il ritorno.
Barricata famosa, CORTE (De Méjanes) termina con un’energia illimitata. Semplice, anche facile sulle piste da sci, i suoi colpi (13) o salti (2) sono impegnati e chiudono bene questa finale con il clou in un prodigioso volo verso il muro di cinta di S. Ben Ammar. 9 Carmen e ritorno, portando una corda.