un’associazione condannata per la morte di un escursionista ucciso da un proiettile vagante durante una battuta di caccia

un’associazione condannata per la morte di un escursionista ucciso da un proiettile vagante durante una battuta di caccia
un’associazione condannata per la morte di un escursionista ucciso da un proiettile vagante durante una battuta di caccia
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Due anni dopo la morte di Mélodie Cauffet, un’escursionista di 25 anni dell’Aveyron, uccisa accidentalmente da un cacciatore nel Cantal, il tribunale penale di Aurillac ha condannato, questo giovedì 3 ottobre 2024, l’Associazione Municipale Autorizzata di Caccia (ACCA) di Cassaniouze a una multa di 40.000 euro.

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Il 19 febbraio 2022, Mélodie Cauffet, un’escursionista di 25 anni originaria di Flagnac nell’Aveyron e recentemente stabilitasi nel comune di Almont-les-Junies, è stata uccisa da una pallottola al petto sparata da un cacciatore di 17 anni. mentre passeggiava nel vicino dipartimento del Cantal, tra Vinzelle e Bécarie.

Il tribunale penale di Aurillac ha condannato l’Associazione municipale di caccia autorizzata (ACCA) di Cassaniouze a una multa di 80.000 euro, di cui 40.000 sospesi questo giovedì 3 ottobre 2024, per aver organizzato una caccia al cinghiale “totalmente contro le regole”come spiegano i nostri colleghi della Montagna.

Il pubblico ministero aveva chiesto una multa di 100.000 euro giudicando l’organizzazione di questa battuta “carente e fallimentare”ricordando che l’ACCA era stata multata per la mancanza di segnali di allarme, un anno dopo questa tragedia.

Normalmente dovrebbero essere affissi undici cartelli per annunciare la caccia agli escursionisti. “L’ACCA dice che ne ha piazzati quattro, solo uno è stato visto dagli investigatori. Un cacciatore distaccato dirà ai gendarmi… che lui stesso ha svolto il ruolo di segnalatore”.riferisce il quotidiano, (…) perché avrebbe avuto “pigrizia” per tirarlo fuori dal bagagliaio della sua macchina.

L’incidente è avvenuto quando la persona che ha sparato si era postata, senza che nessuno la correggesse, “al centro di un prato incorniciato dal sentiero escursionistico segnalato. Poi mirò al pendio, dall’alto al basso.” Mélodie, che corre lungo il prato, viene colpita e crolla all’istante. L’escursionista non sopravvive.

La questione non si ferma qui. Questo martedì, 8 ottobre, il giovane assassino “sarà processato a porte chiuse davanti a un tribunale dei minori”rivelano ulteriormente i nostri colleghi.

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