All’improvviso, Claire Chazal scoppia in lacrime

All’improvviso, Claire Chazal scoppia in lacrime
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E improvvisamente, Claire Chazal scoppiò in lacrime. Finora, però, sul set di Che epoca!la seconda parte del talk show serale di Léa Salamé E Christophe Dechavanneil piano promozionale aveva funzionato perfettamente: a Grande scacchiera dedicato a Raymond Devos in arrivo a fine giugno, il il meglio di di una intensa carriera di giornalista televisiva ricca di emozioni – Claire Chazal è stata conduttrice del telegiornale del fine settimana TF1 per 24 anni, dal 1991 al 2015 –, anche la ristampa delle sue memorie tascabili, Poiché tutto passache risale a cinque anni fa, è menzionato e lodato da Léa Salamé, felice di accogliere nel suo programma una delle ultime stelle del giornalismo televisivo.

E poi arriva l’evocazione di momenti dolorosi e questo 13 settembre 2015, il giorno dell’ultima 20:00 di Claire Chazal e del suo commovente addio dal vivo. Quella sera, sul set, davanti alla telecamera, ringrazia, in un momento di verità che la televisione in fondo offre poche, ai suoi team, alla redazione del canale e al pubblico, “fedele da 24 anni a questi giornali feriali -end. Sono stato molto felice e orgoglioso di prepararli e presentarli. Credo che insieme abbiamo stretto un legame molto forte che è stato estremamente prezioso per me. Oggi provo un’immensa tristezza di non dover più assumere la missione affidatami da Francis Bouygues. » Il ritorno sul set avrà la meglio sui nervi d’acciaio di Claire Chazal, che spacca la corazza e fa uscire qualche lacrima. Anche il comico Artus, seduto accanto a lei, in quel momento vorrebbe prenderla tra le braccia. Léa Salamé, incredula, sottolinea in modo motivato: “Allora, se avessi potuto immaginare un giorno che ti saresti commosso in TV, anche dieci anni dopo…”

Una sequenza emotiva alla quale è stata l’occasione per ritornare le vere ragioni di questo espresso licenziamento, quasi da un giorno all’altro. «Era fine agosto, tornavo dalle vacanze», ricorda il giornalista. Era così brutale… mi sentivo come se non potessi combattere. Fu una decisione del tutto irrazionale, una volontà personale del capo di allora (Nonce Paolini, ndr), su questo non mi dilungo… Non mi fu detto nulla, non mi fu opposto alcun argomento, nemmeno il pubblico cala, niente. » Prima di aggiungere, un po’ di malinconia: «Questi ricordi lentamente svaniscono, vediamo di tanto in tanto eventi a cui vorremmo partecipare, come le elezioni presidenziali, ci sentiamo un po’ inutili, ore grigie seguono ore grigie… Ma la persona responsabile di questa decisione, non la dimenticherò mai. »

Ben lanciato dal talentuoso cecchino di turno Paolo di Saint-Serninil pubblico si è poi alzato per cantare in coro l’inno domenicale degli aperitivi di successo: certo che lo è davvero, è davvero fenomenale, questa Claire Chazal…

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