quali film vedere questa settimana?

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lLa grande uscita cinematografica della settimana è ovviamente Joker: follia per duecontinuazione del primo Burlone che ha infiammato il botteghino del 2019, trasformandosi in un fenomeno a sorpresa. Di nuovo al timone, il regista Todd Phillips questa volta tenta l’inaspettata esperienza di una commedia musicale… Ma a quale costo?

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I fan della controprogrammazione si rivolgeranno senza dubbio invece a Quando arriva l’autunnoil nuovo oggetto singolare (come spesso) di François Ozon o addirittura Tutto ciò che immaginiamo come lucedi Payal Kapadia, vincitore del primo premio all’ultimo Festival di Cannes, la storia di un desiderio realizzato tra due donne indiane nella Mumbai contemporanea.

“Joker: Follia per due”

Un seguito laborioso e appariscente

Ambientata due anni dopo gli eventi del primo film, la trama trova il detenuto Arthur Fleck (Joaquin Phoenix, ancora più magro rispetto al 2019), che languisce nella sua cella nel penitenziario psichiatrico di Arkham in attesa del processo per diversi omicidi commessi durante l’insurrezione che lui stesso è iniziato a Gotham, sotto l’identità del suo alter ego, il Joker. Da un primo scambio di sguardi con un’altra residente, Harley Quinzel (Lady Gaga), scaturirà la scintilla: Arthur rinascerà attraverso la scoperta dell’amore con questa donna ancora più perniciosa di lui e che lo ispirerà, tra due udienze in tribunale, una serie di fantasie musicali che lo portano sempre più lontano dalla realtà.

Nel frattempo, in una Gotham sempre più decadente, folle fanatiche del loro amore per il Joker si stanno ammassando attorno al tribunale per chiedere il rilascio del loro idolo malsano. Un sequel né indigesto né succulento, che dispiega un’energia folle (e probabilmente denaro) per elevarsi al di sopra della banale cucina da fast food che è diventato il genere dei film sui supereroi. . Ma che, in mancanza di una sceneggiatura solida, riesce solo a diventare un capriccio artistico piuttosto laborioso, anche se non dubitiamo per un attimo della sincerità del regista Todd Phillips nel suo desiderio di aver tentato “qualcosa”.

“Quando arriva l’autunno” ✭✭✭

Gioco delle apparenze

Dopo una commedia vorticosa, Il mio crimine, il regista François Ozon cambia genere con questo dramma familiare ambientato in un villaggio della campagna borgognone e che coinvolge due ottantenni, funghi, un omicidio e un fantasma. La storia? Michelle si prepara ad accogliere sua figlia Valérie (Ludivine Sagnier) e suo nipote Lucas per le vacanze di Ognissanti. Per pranzo ha preparato loro una padella di funghi raccolti con la sua amica Marie Claude (Josiane Balasko). Due ore dopo, Valérie viene ricoverata in ospedale, avvelenata e sospetta ovviamente di sua madre che non ne ha mangiato.

Da parte sua, Marie Claude ritrova il figlio cattivo, Vincent (Pierre Lottin), che sta uscendo di prigione e sta cercando lavoro. Michelle lo aiuterà finanziariamente a reintegrarsi. Grato, quest’ultimo si reca a Parigi per convincere Valérie a rivedere sua madre. Ma accade una tragedia…

In questa atmosfera cupa, à la Simenon, François Ozon tesse la sua trama narrativa, moltiplica gli indizi, le ellissi, il non detto e svela alcuni segreti sull’oscuro passato di queste due false “torte della nonna”. Eppure, così gentile, così disponibile, così generosa, così devota a suo nipote, come poteva essere sospettata di Michelle? In questo ruolo complesso, Hélène Vincent è notevole, così come Josiane Balasko che recita sempre senza trucco. In questo piccolo gioco delle apparenze, François Ozon lascia allo spettatore la scelta di formarsi la propria opinione su un mistero che si diverte a confondere.

« Tutto ciò che immaginiamo come luce » ✭✭✭

Il risveglio di due donne al proprio desiderio

All’ultimo Festival di Cannes, dove ha vinto il prestigioso Gran Premio della Giuria (una sorta di palma d’oro), questo film di Payal Kapadia ha deliziato la critica. Da qui forse una leggera delusione quando lo scopriamo: questo ritratto intimo di due donne indiane che cercano di trovare la strada del loro desiderio nella Mumbai di oggi è intelligente e visivamente molto riuscito… ma soffre di una certa mancanza di ritmo.

Il regista proviene dal documentario e accompagna con tanto realismo quanto attenzione e delicatezza il viaggio di Prabha (Kani Kusruti) e Anu (Divy Prabha). Sebbene siano entrambe infermiere e condividano un piccolo appartamento, le due donne sono molto diverse. Riservata e cerebrale, Prabha ha un marito che lavora in Germania e non sa se lo rivedrà mai più. Più giovane e spontanea, Anu vive con passione la sua storia con un giovane musulmano e spera di sfuggire al matrimonio combinato con un indù che i suoi genitori si aspettano da lei.

La cronaca di queste due esistenze è condotta con finezza ma, a forza di trattare tutto nella stessa modalità sussurrata, delicata e vaporosa, il film perde forza e gradualmente svanisce. Tuttavia, ci piace l’ultima parte in riva al mare che offre una fuga al limite della fantasia.

LE STELLE DEL PUNTO

✩✩✩✩✩ : Nul

✭: Cattivo

✭✭: Nella media

✭✭✭: Bene

✭✭✭✭: Eccellente

✭✭✭✭✭: Eccezionale

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