Dopo più di quattro mesi di sospensione e una ripresa forzata da parte del GIE Karuia due settimane fa, la rete Tanéo ritorna ufficialmente questo martedì 1 ottobre. Un ritorno alla modalità degradata con meno linee, percorsi modificati e soprattutto un biglietto che va dai 300 ai 500 franchi. Abbastanza per suscitare la rabbia dei trasporti Soenc.
“500 franchi? Troppo costoso!” La reazione di Janine sabato scorso, il giorno dopo l’annuncio dell’acquisizione ufficiale della rete Tanéo, da parte del suo gestore, il sindacato comune dei trasporti urbani.
Per questa residente di Kaméré, che si reca tutti i giorni a Dumbéa sur mer per lavoro, sarà quindi necessario pagare 1.000 franchi al giorno, per un biglietto di sola andata al mattino e ritorno la sera.
Questa è la principale novità della nuova versione della rete Tanéo lanciata martedì 1È Ottobre nella Grande Nouméa. Una ripresa ufficiale due settimane dopo la ripresa degli autobus Karuïa, uno dei due delegati, con CarSud, senza l’accordo della SMTU.
Questo aumento dei prezzi è giustificato dalla riduzione dei sussidi pubblici. “In precedenza, gli utenti contribuivano per quasi il 30% al costo dei trasporti”, ha spiegato dettagliatamente Hugues Georgelin, vicedirettore della SMTU, sulle nostre onde radio venerdì scorso. Si è scelto quindi di aumentare il prezzo del biglietto, per mantenere la sostenibilità del servizio pubblico e portare la quota pagata dall’utente al 50% circa.
Ma questo aumento non è unanime. Anche internamente. «Passare da 300 franchi a 500 franchi è un aumento di oltre il 66%, protesta la Soenc Trasporti, presente in particolare nelle file di CarSud. In un comunicato stampa pubblicato lunedì sera, il giorno prima di questa ripresa ufficiale, il sindacato stima che a “Una decisione del genere colpisce i grandi lavoratori, le famiglie a basso reddito e tutti coloro che dipendono quotidianamente da questo servizio essenziale”.
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Un unico prezzo per un’offerta commerciale largamente semplificata. Niente più tariffe giovani o senior, niente più differenze a seconda delle zone della città. Un altro cambiamento, la fine del tetto massimo di prezzo. Ogni viaggio conterà da 1È fino al 31e giorno del mese.
In compenso non dovrai pagare ogni volta che sali sull’autobus poiché i 500 franchi, tramite l’abbonamento, comprenderanno una connessione massima di 3 ore inclusa. Tuttavia, questo non sarà il caso dei biglietti di emergenza. Non ci sarà inoltre alcun collegamento tra le navette marittime a pagamento e gli autobus.
Anche per questa ripresa le linee vengono riviste. Prima della crisi erano trenta, se ne sono conservate solo undici. Sulle linee principali, la L2 (Mont-Dore – Koutio) e la L6 (Tindu – Nouville) sono sospese. Per quanto riguarda le linee secondarie, ne restano solo cinque a Nouméa (N5 e N8), Dumbéa (D4), Mont-Dore (M4) e Païta (P1).
Anche queste linee sono state modificate rispetto alla rete prima delle rivolte. Alcuni quartieri non sono più serviti, come Tina, Tuband, Païta-village o Saint-Michel.