I francesi pagheranno ancora di più per questo servizio pubblico nel 2025, anche se negli ultimi anni è già aumentato del 45%

I francesi pagheranno ancora di più per questo servizio pubblico nel 2025, anche se negli ultimi anni è già aumentato del 45%
I francesi pagheranno ancora di più per questo servizio pubblico nel 2025, anche se negli ultimi anni è già aumentato del 45%
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Dopo l’aumento dei prezzi del gas e dell’acqua quest’anno, molti francesi dovranno pagare l’anno prossimo se vorranno continuare a usufruire di questo tipo di servizio, che riguarda tutti i privati ​​così come i professionisti. Anche il prezzo aumenta all’inizio di ogni anno e negli ultimi cinque anni l’aumento è stato di oltre il 45%! Già all’inizio del 2024, “aggiustamenti tariffari” sono stati applicati a determinati prodotti con l’obiettivo di “garantire la sostenibilità del servizio postale universale”, Lo ha annunciato La Poste in un comunicato stampa diffuso a fine agosto.

Dal 1° gennaio 2025 sono infatti previsti nuovi aumenti per le tariffe postali. Tra questi prodotti: francobolli, lettere raccomandate, lettere “servizi plus” e Colissimo per privati. La Poste prosegue quindi ancora una volta su questa strada, nell’ambito dell’attuazione del quadro tariffario pluriennale definito dall’Arcep (Autorità di regolazione per le comunicazioni elettroniche, la posta e la diffusione della stampa) per il periodo 2024-2025. Spedire una lettera o un pacco ti costerà di più nel 2025: l’aumento è del 6,8%, rispetto all’8,3% del 2024. E se pensi che pagherai solo uno o due centesimi in più per una semplice lettera, rimarrai sorpreso. Il conto sarà molto più alto…

Concretamente, una lettera verde vi costerà presto 1,39 euro rispetto a 1,29 euro di prima. Il prezzo di una lettera tracciata verde costerà 1,89 euro contro 1,79 euro, una lettera “service plus” con tracciabilità 3,15 euro invece degli attuali 2,99 euro. Per quanto riguarda la posta raccomandata: spedire una raccomandata costerà 5,74 euro contro 5,36 euro, una lettera internazionale costerà ora 2,10 euro.

Di fronte a questi aumenti, La Poste si difende spiegando che “Questi sviluppi consentono di garantire la sostenibilità del servizio postale universale con un’elevata qualità in un contesto di inflazione e di calo dei volumi di posta.” Insomma, meno posta inviamo, più costa… non sono sicuro che la tendenza si inverta.

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