una nuova rete GNL per ridurre la dipendenza europea dalla Russia

una nuova rete GNL per ridurre la dipendenza europea dalla Russia
una nuova rete GNL per ridurre la dipendenza europea dalla Russia
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Un nuovo sistema di gas naturale è stato messo in funzione nella città greca di Alessandropoli. Si tratta di un’unità galleggiante di stoccaggio e rigassificazione (FRSU) che converte il gas naturale liquefatto in gas utilizzabile per il consumo.

Il progetto mira a ridurre la dipendenza dell’Europa sudorientale dal gas russo, garantendo l’accesso a questa forma di energia più economica e rispettosa dell’ambiente.

Comprende un sistema di gasdotti sottomarini e terrestri attraverso i quali il gas naturale viene importato in Grecia e trasportato ai consumatori in Grecia, Bulgaria, Romania, Macedonia del Nord, Serbia, Moldavia e Ucraina a est, e in Ungheria e Slovacchia a ovest.

Il progetto dovrebbe anche consentire di farlo generare 382 milioni di euro di risparmio contribuendo alla sostituzione del carbone e del petrolio con il gas nei Balcani.

La FSRU Alexandroupolis è arrivata in Grecia nel dicembre 2023. –Euronews

“Se guardiamo fino all’Ungheria, all’Ucraina e alla Moldavia, l’attuale fornitura di gas naturale a lungo termine della Russia a questa regione, compresa la Grecia, è di circa 20 miliardi di metri cubi”spiega Maria Rita Galli, amministratore delegato di DESFA – l’operatore del sistema di trasporto del gas naturale greco.

“La Grecia, con le infrastrutture esistenti e ora con quella di Alessandropoli, più gli investimenti fatti nella rete, avrà una capacità di esportazione di circa 8,5 miliardi di metri cubi entro l’inizio del prossimo anno”aggiunge.

Maria Rita Galli aggiunge che nonostante esistano già terminali GNL in Croazia, Turchia e Germania, il nuovo sistema greco costituirà un importante punto di accesso per raggiungere altre parti dell’Europa sud-orientale.

I Balcani restano una delle regioni ancora fortemente dipendenti dal gas russo.

La costruzione di nuove infrastrutture che consentano l’importazione di gas naturale liquefatto da altri paesi potrebbe quindi rivelarsi cruciale, mentre l’Europa cerca di sviluppare la propria indipendenza energetica da Mosca.

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