Carlos Alcaraz non era ancora nato l'ultima volta che né Roger Federer, Rafael Nadal né Novak Djokovic hanno partecipato al Masters di fine stagione. All'epoca, nel 2001, i Maestri erano Kuerten, Hewitt, Agassi, Ferrero, Kafelnikov, Rafter, Grosjean e Ivanisevic. I titoli del Grande Slam erano 16 all'inizio del torneo, nove in più degli otto che si sfideranno a partire da domenica 10 novembre a Torino. Un'edizione che fatica quindi a impressionare sulla carta con pochi manifesti accattivanti e una relativa posta in gioco.
Alla fine di una stagione dominata da Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, che hanno vinto due Slam ciascuno, il divario sembra netto con il resto del gruppo. Simbolo del livello al di sotto degli standard di un evento del genere, solo tre giocatori hanno già vinto un Major, mentre Alex de Minaur e Andrey Rublev non sono mai andati oltre i quarti di finale. L'australiano, insieme a Casper Ruud, è anche uno dei due giocatori il cui titolo più prestigioso in carriera resta un ATP 500, la terza categoria dei tornei.
“Se confrontiamo con l'era dei Big 3, o anche dei Big 4, quando Murray si unì a loro, non era la stessa cosa. Il livello dei Masters era più alto di quello che è oggi”.analizza Arnaud Clément, consulente di franceinfo: sport. “Rublev sta vivendo una delle sue peggiori stagioni da diversi anni ed è ancora qualificato per il Masters. Ruud, non possiamo considerare neanche lui una grande stagione.”ingaggia l'ex decimo giocatore al mondo.
Appuntamenti da spuntare, saranno pochi da parte delle galline. Se i rifacimenti delle finali di Australian Open (Sinner-Medvedev), Roland-Garros (Alcaraz-Zverev) e US Open (Sinner-Fritz) possono attrarre, le altre nove partite di questa fase faticano a far venire l'acquolina in bocca. Scarso anche l'interesse per il ranking ATP, dove a Jannik Sinner è già stato promesso il posto numero 1 al mondo a fine stagione.
“Sulla carta assistiamo a scontri che potrebbero sembrare un po’ meno sexy”.
Arnaud Clementesu franceinfo: sport
Simbolo dell'assenza di dominio da parte della maggioranza dei giocatori qualificati per il Masters, Novak Djokovic ha giocato solo 10 tornei a punti in questa stagione, senza vincerne nessuno, e aveva ancora abbastanza unità per rivendicare questo finale di stagione. Ferito, ha preferito rinunciarvi.
Tra i giocatori di piede, il fisico mette ancora in discussione il livello di tennis che potranno produrre a Torino. Tutti loro hanno giocato più di 60 partite in questa stagione, e addirittura fino a 86 per Alexander Zverev. Jannik Sinner ha appena lasciato Parigi per un virus intestinale, torneo dove Carlos Alcaraz è uscito agli ottavi contro Ugo Humbert. “L’incertezza è proprio in questo aspetto”sostiene Arnaud Clément. Sta ai giocatori far mentire gli scettici.
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