Il ministro degli Interni Bruno Retailleau (LR) ha recentemente accolto favorevolmente la “lotta” di cui si è detto “molto vicino” al presidente di Némésis, provocando giovedì l’indignazione dei deputati della France insoumise. Martedì, durante un convegno sulla sicurezza interna, Bruno Retailleau ha voluto “congratularsi” con Alice Cordier, presidente e fondatrice del collettivo presente in sala, che gli aveva chiesto di sciogliere La Jeune Garde antifasciste, movimento di estrema sinistra. .
“Congratulazioni per la tua lotta. Sapete che ci sono molto vicino”, ha dichiarato il ministro, commenti che l’interessato ha definito “immenso orgoglio” nei confronti di X e che sono stati criticati da diversi deputati ribelli. “Bruno Retailleau ammette quindi apertamente di essere di estrema destra (se non fosse già abbastanza chiaro) e dobbiamo combatterlo come tale”, ha pubblicato su X Raphaël Arnault, deputato della LFI per il Vaucluse.
Un collettivo xenofobo
“Così Retailleau, ministro degli Interni, si rivolge a un collettivo di estrema destra violento e razzista”, scrive sulla stessa rete la ribelle Clémence Guetté, vicepresidente dell’Assemblea nazionale. “Davvero, come non censurare questo governo? », ha interrogato la deputata parigina della LFI Sarah Legrain.
Bruno Retailleau “ha risposto ad una domanda sulla lotta contro l’ultrasinistra e l’esplosione dell’antisemitismo. Questo è ciò che ha detto di condividere”, ribattevano coloro che lo circondavano. “Dopo anni di umiliazioni, conti bancari fatti saltare, social network censurati, violenze da parte di attivisti di estrema sinistra, articoli incriminanti. Dopo tutto ciò ho ricevuto i complimenti dal nostro ministro dell’Interno Bruno Retailleau”, pubblicato su X Alice Cordier, a capo di questo collettivo fondato nel 2019 e che si presenta come femminista.
All’inizio di gennaio, il comune di Besançon ha annunciato di aver presentato una denuncia contro il collettivo Némésis per aver interrotto una cerimonia degli auguri della sindaca ambientalista Anne Vignot. Secondo il comune, due attivisti sono accorsi sul posto e hanno srotolato uno striscione con la scritta “Stupratori stranieri benvenuti”. Hanno poi distribuito volantini con l’immagine di Anne Vignot, il suo nome e il testo “Sostegno agli stupratori stranieri”, prima di gridare “Vignot complice” e poi postare il video della loro azione sui loro social network.
Lo scorso aprile, due attivisti dello stesso collettivo hanno esposto dei cartelli durante il carnevale cittadino con la scritta “Fuori gli stupratori stranieri” e “Liberateci dall’immigrazione”. Il sindaco aveva già sporto denuncia ed era stata aperta un’indagine per “incitamento all’odio o alla violenza contro un gruppo di persone a causa della loro origine o di una presunta razza”.