Questa volta la bella storia non andrà oltre. Ottavo finalista a sorpresa lo scorso anno, Arthur Cazaux si è fermato al secondo turno degli Australian Open. Ma pienamente supportato dai suoi tifosi francesi in tribuna (che hanno addirittura causato lo spostamento di una partita giocata sul campo successivo), il giocatore del Montpellier, 78esimo al mondo, ha ceduto allo scozzese Fearnley, 92esimo nell’ATP (3-6 , 7-5, 6-2, 6-3), vincitore di Nick Kyrgios al 1° turno.
Dopo aver vinto il primo turno di un incontro ritardato dalla pioggia, il tennista francese ha subito la legge di un britannico solido e soprattutto pieno di fiducia, che ha raggiunto per la prima volta in carriera un terzo turno in uno Slam.
A differenza del primo turno, dove era riuscito a staccare l’argentino Baez vincendo in cinque set, la combattività del pupillo di Sam Sumik non è bastata e farà un piccolo balzo indietro in classifica. … Prima del torneo, il tecnico bretone, che lavora con Cazaux dall’autunno, ha spiegato però che la trasferta nello Stato di Victoria non era un obiettivo finale.
“Non abbiamo passato molto tempo insieme, quindi lavoriamo e non facciamo i furbi”, ha confidato. Abbiamo definito le aree di lavoro, la visione di dove vorrebbe essere e come darci i mezzi per arrivarci. È solo buon senso. E’ un progetto che regge e sulla carta è coerente. Vedremo…”
