La stagione 2012/2013 segnerà una pietra miliare nella storia dell’ASSE, che vincendo la Coppa di Lega aveva finalmente offerto un trofeo a un’intera generazione di tifosi. In campionato, dopo un inizio difficile costellato da due sconfitte, i Verdi sono riusciti a ribaltare la situazione e ad occupare l’ottavo posto prima di recarsi nella capitale dove l’ASSE ha vinto solo due volte.
Anche i parigini hanno avuto un inizio difficile con tre pareggi subiti, ma dopo dieci giornate sono imbattuti e sono in testa al campionato. I qatarioti, proprietari del club dalla stagione precedente, non hanno gradito molto vedere, nonostante i cento milioni di euro investiti in trasferimenti, l’inaspettata squadra del Montpellier di Louis Nicollin rubargli lo scudetto. Hanno quindi tirato fuori il libretto degli assegni per ingaggiare, tra gli altri, Thiago Silva, Lavezzi, Verratti e Ibrahimovic, scusate.
Questo sabato 3 novembre 2012, non sorprende che l’incontro sia dominato dai parigini, ma non in modo scandaloso come si sarebbe potuto temere. All’intervallo le due squadre sono in parità. Christophe Galtier ha poi deciso, poco dopo la ripresa, di sostituire Hamouma con Aubameyang, reduce da un infortunio e lasciato in panchina. Decisione capitale. Tre minuti dopo, il gabonese, servito su un piatto da Lemoine, ha visto il suo cross deviato nella porta del suo portiere Sirigu dal difensore e capitano parigino Mamadou Sakho. Secondo colpo di scena, la squadra di Ancelotti giocherà gli ultimi venti minuti in dieci, dopo l’esclusione di Ibrahimovic che, da centravanti, non si controlla e asciuga Stéphane Ruffier schiacciando i suoi ramponi sul torace del portiere del Saint-Etienne. Un’azione di taekwondo, disciplina che lo svedese aveva praticato in gioventù. Qualcuno sosterrà che il cartellino rosso è stato immeritato, resta da vedere se avrebbero detto la stessa cosa se ci fossero stati al posto del portiere verde. Il signor Duhamel, l’arbitro della partita, non ha esitato un secondo.
Serve altro per sfatare il portiere basco che riprenderà il suo posto, dopo aver subito il colpo (ndr, logicamente, “Ibra” riceverà poi due giornate di squalifica). Nonostante l’inferiorità numerica, i parigini attaccano a tutti i costi per tornare in vantaggio, quando il centrocampista dello Stéphanois, Alonso, dopo un sapiente intercetto al centro del campo, serve idealmente Aubameyang, che non esita a raddoppiare. Si dice messa! Il gol di Guillaume Hoarau che ha ridotto il punteggio alla fine della partita non cambierà nulla. L’ASSE trionfa finalmente sul PSG al Parc. Questo non è più successo da allora.