Jannik Sinner è stato responsabile di una stagione 2024 di alto profilo, vincendo l'Australian Open, lo US Open, il Masters e la Coppa Davis. E a questo vanno aggiunti altri cinque titoli (Rotterdam, Miami, Halle, Cincinnati, Shanghai) nel bagaglio dell'italiano.
Tuttavia, nonostante le incredibili statistiche del suo anno (record di 73-6) e le 29 vittorie nelle ultime 30 partite giocate, Sinner soffre il confronto con le stagioni record dei Big 3.
In termini di titoli vinti sul circuito ATP, Novak Djokovic nel 2011 (10) e Andy Murray nel 2016 (9) fanno meglio di Sinner.
Nel bilancio del rapporto vittorie/sconfitte, l'attuale numero 1 del mondo si avvicina sempre più ai Big 3, ma rimane dietro alle esasperanti statistiche di Djokovic nel 2015 (82 – 6) e Federer nel 2006 (92-5) e 2005 (85-4).
Se Sinner è diventato il primo giocatore nella storia a vincere due Grandi Slam nella stessa stagione, il Masters e la Coppa Davis, possiamo considerare che una stagione con tre titoli del Grande Slam (chiamati anche Petit Slam) è un risultato molto più impressionante.
In questa partita, i Big 3 al momento non hanno rivali: Djokovic l'ha vinto cinque volte (2011, 2015, 2021, 2023), Federer tre volte (2004, 2006, 2007) e Nadal solo una volta (2010).
E la Coppa Davis, pur avendo un nome storico, ha perso valore dopo il cambio di formato che ha eliminato le partite in casa e in trasferta e ridotto la durata delle partite.
Da menzionare infine anche la densità del circuito, molto diversa rispetto agli anni precedenti. Anche se a volte sembrava senza concorrenza, quest'anno l'italiano non è riuscito a battere il suo principale concorrente Carlos Alcaraz, con tre sconfitte in tre confronti.
Se possiamo considerare, nell'ottica del 2024, che la stagione di Jannik Sinner passerà sicuramente alla storia, sicuramente all'italiano servirà molto più tempo per riuscire a realizzare una o più stagioni simili a quelle dei Big 3, che molto performance eccezionali spesso banalizzate.