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Anthony Braizat vuole “restituire l’amore” agli Xamaxiani

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Anthony Braizat (qui alla guida dello Stade Lausanne Ouchy durante lo spareggio brillantemente vinto contro l’FC Sion nel giugno 2023) vuole instillare una nuova dinamica lavorativa nei giocatori di Xamax.

Pascal Muller/freshfocus

Nella Swiss Football League la prima parte della stagione è stata segnata da due grandi delusioni. La prima riguarda lo Young Boys, questo campione decaduto che nessuno si aspettava fosse in così grande difficoltà (9° in Superlega). La seconda riguarda la Xamax, da molti considerata la candidata numero 1 alla promozione e che si trova al 6° posto nella classifica della Challenge League, già retrocessa a 8 punti dalla capolista Thun.

A La Maladière, abbiamo approfittato della “partenza” forzata di Uli Forte – molto opportunamente liberato dai vertici del Neuchâtel per permettergli di riprendere Winterthur – per rimescolare le carte, ora nelle mani di Anthony Braizat (47 anni ).

“Perché un giocatore sia bravo ci vuole divertimento e sorrisi”

Anthony Braizat, allenatore Xamax

Licenziato nel novembre 2023 dallo Stade Lausanne Ouchy al quale era arrivato qualche mese prima, l’ex allenatore di Servette, Yverdon e Nyon continua così la sua straordinaria tournée nella Svizzera romanda.

Nuova filosofia

Qual era la sua priorità quando ha scoperto il suo nuovo guardaroba? E soprattutto cosa ha detto ai suoi nuovi giocatori durante le presentazioni? “Il mio obiettivo”, risponde Braizat, “è riportare gioia e vita per creare coesione di squadra e una nuova dinamica di lavoro. Voglio dare loro di nuovo amore in modo che osino provare cose. Perché un giocatore sia bravo ci vuole divertimento e sorrisi, e non arrivare all’allenamento con lo zaino pieno di sassi.

Il successore di Forte ha trovato un gruppo “estinto”, anzi disorientato, segno di un clima reso pesante dalle sconfitte accumulate in questo autunno. “I giocatori volevano un cambiamento; alla fine non sapevano più cosa fare… Nelle interviste che ho già realizzato, ho sentito chiaramente che non avevano fiducia. Per rimetterci in gioco cambieremo filosofia, mettendo in atto cose chiare e semplici, con più verticalità. Anche se non è tutto da buttare, occorre anche un cambio di stato d’animo.

“Le scuse sono finite! Non deve più essere colpa dell’altro… Se il migliore avrà 17 anni, sarà lui a giocare”.

Anthony Braizat, allenatore Xamax

Ma come si crea un nuovo stato d’animo, coach? “Lavorando duro insieme e prendendoci cura anche dell’atteggiamento fisico. Non c’è più credito, tutte le carte vengono ridistribuite. È importante che tutti i giocatori condividano la stessa idea di ciò che vogliamo fare insieme. Dobbiamo ripristinare la dinamica, mostrare come vogliamo difendere e attaccare. Spiegherò ai ragazzi perché giocano o perché, al contrario, non giocano. Le scuse sono finite! Non dovrebbe più essere colpa dell’altro… Se il migliore avrà 17 anni, sarà lui a giocare”.

Non vivere con il passato

Privato di panchina per 13 mesi, il tecnico francese ha colto l’occasione per infilarsi nel ruolo di consulente della Blue Sport. “Quello che mi è mancato di più – confida – è lo spogliatoio, l’essere umano. Ma sapevo essere paziente”. Eccolo con un interessante progetto da costruire, in uno storico club di calcio svizzero. “Xamax non deve convivere con il suo passato, ma piuttosto trarne ispirazione. Sta a noi scrivere una nuova storia”.

“Se diamo tanto al calcio, diamo a noi stessi i mezzi per magari ricevere in cambio”

Anthony Braizat, allenatore Xamax

La firma Braizat è una miscela di esigenze naturali e relax controllato. “Se diamo tanto al calcio, diamo a noi stessi i mezzi per magari ricevere in cambio. Dalla ripresa i giocatori hanno lavorato come dei matti, con giornate continue, dalla mattina alla sera allo stadio, e pasti consumati insieme.

Dopo due amichevoli perse a La Maladière rispettivamente contro Bienne (2-3) e Nyon (1-2), lo Xamax riprende il campionato questo venerdì contro… lo SLO (19:30), precedente squadra del suo nuovo allenatore. “Non ho alcuna animosità o risentimento”, assicura l’interessato.

Respinto nella seconda metà della classifica, il club di Maladière è ora nettamente indietro rispetto alla coppia di testa (5 punti su Carouge, 2°, e 8 sul Thun leader). Quali ambizioni può ancora nutrire? “L’obiettivo è ripartire bene e soprattutto subire meno gol (ndr: ad eccezione di Nyon, Xamax ha la peggiore difesa della Challenge League). Se ci riusciremo, potremo fare grandi cose”.

Anthony Braizat non osa dirlo ma, molto probabilmente, nel profondo di lui esistono ambizioni segrete, ancora inespresse. Come quelli di ripetere un’impresa simile a quella compiuta con la SLO nella primavera del 2023, portando all’epoca alla promozione più inaspettata? La sfida è – forse – lanciata.

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