Di Soline Roy, inviata speciale a Narbonne
Pubblicato
21 gennaio alle 6:00
REPORTAGE – All’ospedale di Narbonne, i pronto soccorso, come altrove, sono stati invasi da malati di influenza dall’inizio di gennaio. Ma poi l’intero ospedale dovrà adattarsi.
Un’ondata influenzale può assumere mille forme. L’ondata grande e profonda che porta ogni giorno nuovi pazienti, ondate che infastidiscono instancabilmente il sistema sanitario, un’onda anomala tanto breve quanto improvvisa… I pronto soccorso, in prima linea, sono il termometro della crisi. Ma in realtà è l’intero ospedale ad essere colpito e che, ogni inverno, deve adattare le sue operazioni all’afflusso di pazienti fragili. Un’affluenza particolarmente forte quest’anno: un centinaio di stabilimenti in Francia hanno dovuto attivare il piano bianco e il 30% ha dichiarato incidenti gravi in seguito a un’ondata di influenza, secondo un sondaggio realizzato da Samu – Urgences de France du January 9-12 .
Al Centro ospedaliero di Narbonne i festeggiamenti sono stati piuttosto tranquilli. Poi « è esplosa l’influenza »dice il dR Alain Péret, capo del pronto soccorso e presidente della commissione medica dell’istituto. « Il picco è stato il 3 Gennaio : ne abbiamo ricevuti 188 pazienti, rispetto alla media di 120-150, e ne abbiamo dovuti ricoverare 49 rispetto ai circa 25 abituali. È stato pazzesco, il viale davanti all’ospedale era completamente bloccato dai camion dei pompieri in coda per entrare. ! » Per una settimana il servizio è stato sempre pieno. « Non lo vedevamo dai tempi del Covid. 
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