Le verdure sono essenziali per una dieta equilibrata. Ma sfortunatamente spesso si ritrovano contaminati dai pesticidi. Sappi che le insalate non fanno eccezione. Fortunatamente, 60 milioni di consumatori ha rivelato il miglior riferimento di tutti.
Questo tipo di insalata fa bene alla salute
La rivista 60 milioni di consumatori analizzato 26 insalate pronte all’uso provenienti dai supermercati. È il caso di 13 lattughe classiche o iceberg e di 13 insalate di valeriana. L’obiettivo degli esperti era identificare i residui di pesticidi.
E questo, compresi quelli sospettati di essere cancerogeni, mutageni o tossici per la riproduzione (CMR). Il verdetto è definitivo. I ricercatori hanno scoperto 8 molecole sospettate di avere almeno un’azione cancerogena, mutagena o tossica per la riproduzione.
D’altra parte, i risultati mostrano che le insalate di valeriana rimangono nel complesso un po’ meno inquinate delle lattughe, secondo 60 milioni di consumatori. Tra le lattughe classiche e quelle iceberg, otto sono state considerate “insufficienti”. Di cui quattro classificati come “molto insufficienti”.
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In confronto, le insalate se la passano meglio, con solo quattro riferimenti appuntati. Vale a dire: tre per un contenuto di pesticidi ritenuto “molto insufficiente” e uno “insufficiente”.
E “per quanto riguarda la valeriana, solo quattro riferimenti riguardano sospette molecole CMR”è anche importante notare questo “tutte le lattughe contengono anche pesticidi non CMR”specifica 60 milioni di consumatori.
Questi risultati suggeriscono che la scelta della valerianella, soprattutto per i consumatori abituali di insalate pronte, potrebbe rivelarsi un’opzione più giudiziosa. Tuttavia, optare per i prodotti biologici non è una garanzia assoluta.
Questi riferimenti al divieto secondo 60 milioni di consumatori
Tra le valeriana bio analizzate, una ha sorpreso per il rilevamento di un erbicida vietato dal 2010. Questa scoperta solleva interrogativi su possibili contaminazioni fortuite o ricorrenti.
Secondo la rivista, la rivista ha compilato un elenco di prodotti da masticare confezionati che presentano livelli preoccupanti di residui di pesticidi 60 milioni di consumatori. È il caso del Mâche dei negozi U, valutato 8,9/20 per il suo contenuto di pesticidi, con una valutazione “insufficiente”.
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Ma anche il Mâche Format maxi di Bonduelle, che ottiene un punteggio complessivo basso di 6,2/20 a causa dei residui rilevati. Così come il Mâche de Saint Eloi venduto a Intermarché, definito “molto insufficiente” con un punteggio di 5,3/20.
E infine il biologico Carrefour Mâche, che delude con un punteggio di 5/20 per la presenza di una molecola vietata. Questa indagine di 60 milioni di consumatori mostra l’importanza di rimanere vigili.
E questo, anche per prodotti spesso percepiti come salutari. Non sempre quindi le certificazioni biologiche sono sufficienti a garantire una totale assenza di contaminanti. Per scegliere prodotti di qualità è necessario consultare analisi indipendenti come quelle offerte da 60 milioni di consumatori.
È un’abitudine che devi acquisire per fare la scelta giusta per i tuoi prodotti.
Fonte: 60 milioni di consumatori
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