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“Notevole aumento” dei decessi, aumento dei casi tra i bambini… L’epidemia di influenza si intensifica in Francia

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Secondo quanto indicato da Public Health questo mercoledì, la seconda settimana del 2025, dal 6 al 12 gennaio, è stata caratterizzata da una “marcata gravità” dell’epidemia di influenza invernale nel paese, che ha raggiunto un “alto livello di intensità in tutte le età”. gruppi”, si legge nel bollettino settimanale pubblicato dall’Azienda sanitaria.

L’epidemia si intensifica in città e si osserva un’attività ancora elevata nell’ospedale della Francia, che si trova interamente in fase epidemica, inclusa la Bretagna. E d’oltremare, Guadalupa e Martinica sono in fase epidemica, come la Guyana, che lì si è spostata. Mayotte è in fase pre-epidemica. Attualmente circolano tre ceppi del virus: A (H1N1), A (H3N2) e B/Victoria.

  • 2 Bambini sempre più colpiti

Le dinamiche divergono a seconda delle fasce d’età: l’influenza è progredita nella medicina di comunità tra coloro che hanno meno di 65 anni. Un aumento “particolarmente marcato” dell’attività tra gli under 15. Ma ha subito un lieve rallentamento tra le persone di 65 anni e più. Nel complesso, il tasso di consultazione per malattie simil-influenzali per tutte le età è stato di 436 per 100.000 abitanti nella settimana 2, rispetto a 353 nella settimana 1.

All’ospedalesono aumentate in modo significativo le visite al pronto soccorso e i ricoveri di bambini sotto i 5 anni per influenza o malattie simil-influenzali. Ma se quelli di persone in tutte le altre fasce d’età sono diminuiti, rimangono a “un livello di intensità molto elevato”.

  • 3 Ospedale: attività “molto alta”.

    L’epidemia porta quindi ancora ad “un’attività ospedaliera molto elevata”, in Bretagna come nel resto del Paese. Nei dettagli presentati da Public Health France, le persone di età pari o superiore a 65 anni rappresentavano il 67% dei ricoveri nazionali dopo essere andati al pronto soccorso per influenza o malattia simil-influenzale nella seconda settimana.

    Inoltre, il 22% delle visite al pronto soccorso per influenza o malattie simil-influenzali ha comportato un ricovero ospedaliero, a tutte le età messe insieme. Questa percentuale è stata, questa volta, più alta tra le persone di età pari o superiore a 65 anni (60%). Rappresenta l’11% tra i 15-64 anni, il 9% tra quelli sotto i 5 anni e il 5% tra i 5-14 anni. Infine, anche nelle strutture mediche e sociali è in forte aumento il numero delle segnalazioni di casi raggruppati attribuiti all’influenza.

  • 4 Oltre 600 morti in una settimana

    La quota di decessi con menzione di influenza tra tutti i decessi certificati elettronicamente ha continuato ad aumentare (7,3% rispetto al 5,9% della settimana precedente), “indicando una marcata gravità dell’epidemia”. Questo rappresenta 611 morti per la settimana terminata il 12 gennaio.

    Questa quota di decessi dovuti all’influenza sale addirittura al 12,4% in Borgogna-Franca Contea, al 9,4% nel Grand Est, al 9,2% in Provenza-Alpi-Costa Azzurra e al 7,9% nell’Alta Francia e nell’Alvernia. Regione Rodano-Alpi, precisa l’agenzia sanitaria.

  • 5 Meno persone vaccinate quest’anno

    Di fronte alla “intensa” circolazione dell’influenza e al suo impatto sugli ospedali, il Ministero della Salute ha chiesto martedì “grande vigilanza” per “proteggere i più vulnerabili”, garantendo che ci saranno dosi sufficienti per vaccinare fino alla fine di gennaio . 

Al 30 novembre, secondo i dati dell’SPF, la copertura vaccinale contro l’influenza era del 35,2% tra tutte le persone target, del 41% tra le persone di età pari o superiore a 65 anni e del 19% tra quelle di età inferiore a 65 anni a rischio di influenza grave. Queste coperture vaccinali sono inferiori a quelle stimate per la stagione 2023-2024 alla stessa data, precisa l’agenzia sanitaria. Si ricorda che la campagna vaccinale, iniziata a metà ottobre 2024, terminerà il 31 gennaio.

Salute

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