Figlia minore di Tolomeo VII, avversaria della sorella Cleopatra fino alla morte, ostaggio dei romani smascherati durante il trionfo di Cesare nel 46 aC. aC, Arsinoe IV condusse quella che si potrebbe definire una vita intensa. Sfortunatamente per lei, la sua vita fu tanto breve quanto straordinaria: morì poco più che ventenne, giustiziata per ordine di sua sorella e di Marco Antonio, anche se le era stata concessa la residenza nel tempio di Artemide. Almeno questo è ciò che riferiscono i resoconti storici. Questo tempio, chiamato anche Artemision, era considerato la quarta meraviglia del mondo antico e si trovava nell’antica città di Efeso, nell’attuale Türkiye.
Si trovava alla fine di una strada sacra, rue des Curètes, dove c’erano molti edifici, tra cui un edificio funerario che gli archeologi soprannominarono l’Ottagono, per via della sua forma. Fu lì, nel 1929, che l’archeologo austriaco Josef Keil scoprì un sarcofago pieno d’acqua. All’interno trovò un teschio che decise di portare con sé nella valigia – così si usava all’epoca – per effettuare analisi dettagliate, e arrivò alla conclusione che si trattasse del teschio di una persona di nobili origini, più di 20 anni. La sorella di Cleopatra, per esempio?
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Nel corso dei decenni successivi, le ricerche di Keil ma anche dei suoi colleghi hanno permesso di conoscere qualcosa di più sul cranio e sui resti dello scheletro, rinvenuti in una vicina camera sepolcrale nel 1982. Le ipotesi si moltiplicarono nel corso degli anni ’90 e, rapidamente , prese piede l’idea di un personaggio storico di rilievo come Arsinoe IV, alimentata dal contesto geografico e storico della scoperta.
Sì ma…
Dal 2022, un team multidisciplinare del Dipartimento di Antropologia Evolutiva dell’Università di Vienna studia il cranio e i resti scheletrici utilizzando tecnologie moderne e sono state fornite nuove risposte, invalidando l’ipotesi “Arsinoe”. Genetisti, ortodontisti, archeologi e specialisti di datazione hanno utilizzato il metodo della microtomografia a raggi X per ricreare un modello 3D del cranio fetta per fetta, in alta risoluzione. Sono stati inoltre prelevati piccoli campioni per ricercare l’età e il profilo genetico dell’ospite misterioso.
I dati raccolti hanno mostrato che questi resti risalgono al periodo compreso tra il 36 e il 205 a.C., il che potrebbe corrispondere al periodo in cui visse Arsinoe IV. Inoltre, il teschio e i resti rinvenuti negli anni ’80 corrispondono effettivamente alla stessa persona. Tuttavia, “il cranio e il femore mostravano chiaramente la presenza di un cromosoma Y”spiega Gerhard Weber, paleoantropologo austriaco e autore principale dello studio recentemente pubblicato, in un comunicato stampa. In altre parole, è un uomo.
Le analisi morfologiche mostrano che questo individuo avrebbe avuto tra gli 11 e i 14 anni al momento della sua morte. Secondo quanto riferito, il ragazzo ha sofferto di gravi problemi di sviluppo, inclusa la fusione prematura di una sutura cranica che gli ha deformato la testa. I ricercatori ritengono che potrebbe aver sofferto della sindrome di Treacher Collins o di una significativa carenza di vitamina D. Chi era il ragazzo? Dove si trova Arsinoe IV? Fu davvero sepolta nell’antica città di Efeso? La ricerca continua.
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