Secondo quanto riferito, Ubisoft non è d'accordo con l'uso di strumenti come SteamDB e Steam Charts, che sfruttano le API di Steam per fornire statistiche dettagliate sui videogiochi. Ciò riguarda molte statistiche, incluso il numero di giocatori attivi e i tempi di gioco.
Secondo un post di FandomPulse Substack, secondo quanto riferito, l'editore ha espresso la sua insoddisfazione e sta valutando la possibilità di esercitare pressioni su Valve affinché limiti o disabiliti l'accesso a questi dati.
Ubisoft, un contesto difficile e segnato da performance deludenti
Questa posizione arriva come il recente titolo di Ubisoft, Fuorilegge di Star Warsha riscontrato risultati commerciali contrastanti. Secondo SteamDB, solo 45.000 copie sono state vendute su PC tramite Steam. Anche se altre fonti riportano una cifra di un milione di copie su tutte le piattaforme per il primo mese.
Rispetto ad altre importanti uscite di quest'anno, questi numeri collocano Star Wars Outlaws dietro molti altri giochi tripla A. Ad esempio Tekken 8 ha venduto così tanto in un giorno e lo ha raddoppiato arrivando a 2 milioni in un mese. Allo stesso modo, anche Warhammer 40.000: Space Marine 2 di Saber Interactive ha venduto 2 milioni di copie nei primi giorni. E per cifre di vendita ancora più elevate, il gioco di ruolo d'azione Black Myth: Wukong ha venduto 10 milioni di copie in tre giorni durante lo stesso mese di agosto.
Queste cifre deludenti potrebbero spiegare il desiderio di Ubisoft di limitare l'accesso a questi dati, soprattutto in occasione del lancio di Assassin's Creed Ombreprevisto per l'inizio del 2025.
Se tutto ciò si rivelasse vero e Ubisoft vincesse la causa, ciò potrebbe ridurre la trasparenza nel settore dei videogiochi. Strumenti come SteamDB vengono spesso utilizzati da giornalisti, analisti e consumatori per valutare la popolarità e le prestazioni commerciali dei titoli.
Tuttavia, queste affermazioni non sono state confermate e devono quindi essere prese con cautela. precauzione.
Una tendenza più ampia nel settore?
Ubisoft non sarebbe la sola in questo approccio. Altre società, non nominate, condividerebbero questo desiderio di limitare l'accesso ai dati pubblici di Steam. Questa tendenza riflette una crescente preoccupazione tra gli editori di proteggere i propri profitti aziendali, ma potrebbe anche danneggiare la fiducia dei giocatori.
Nel frattempo questa situazione evidenzia le tensioni nel settore dei videogiochi, dove la performance finanziaria e la percezione del pubblico giocano un ruolo cruciale.
Fonte: FandomPulse Substack tramite TechPowerUp
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