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È illegale, avverte la CNIL

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Da Tech&Co, il Cnil ricorda che è vietato filmare sconosciuti per strada utilizzando occhiali connessi, se lo scopo è diffondere le immagini online. Una funzione comunque evidenziata da Meta e Ray-Ban.

Se per strada si incontrano sempre più persone che indossano occhiali Ray-Ban decorati con un piccolo diodo luminoso, non è un caso: l’azienda ha stretto una partnership con Meta, società madre di Facebook e Instagram, per commercializzare questi occhiali connessi in grado di filmare ciò che vede l’utente, incoraggiato dalla crescita delle vendite.

Problema: questo accessorio pone una questione senza precedenti in termini di privacy. Se tutti sanno perfettamente come accorgersi di essere ripresi dall’utente di uno smartphone, il fatto di essere ripresi da una minuscola telecamera attaccata alle lenti di un paio di occhiali è molto più difficile da notare, anche se un piccolo LED si illumina quando la registrazione è in corso.

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Occhiali connessi Ray-Ban Meta © Meta

Trasmissione in diretta

Con Tech&Co la CNIL si commenta sull’argomento e ricorda in che misura il GDPR – regolamento europeo sui dati personali – può applicarsi in tali circostanze. Alla fine di ottobre la Commissione ha inoltre annunciato di aver ricevuto una prima denuncia in merito.

Per la CNIL, filmare sconosciuti per strada per “un’attività strettamente personale”, senza alcuna pubblicazione delle immagini (sul web o altrove) non pone alcun problema.

D’altro canto, “l’utilizzo dell’apparecchio sarebbe illegale” in caso di diffusione delle immagini su Internet e di mancato rispetto del “principio di lealtà e trasparenza che prevede che le persone filmate o fotografate siano informate dell’accaduto”. trattamento dei propri dati personali e di esercitare i propri diritti.

In altre parole: se l’utente di questi occhiali connessi Ray-Ban Meta desidera visitare una città trasmettendo (in diretta o meno) le immagini sul proprio account Facebook o Instagram, deve ottenere formalmente il consenso di ciascun passante ripreso. Un’operazione che, in realtà, è molto difficile da realizzare.

“Scatta foto di alta qualità e video coinvolgenti e condividi i tuoi contenuti su Facebook e Instagram” indica Ray-Ban sul suo sito, mentre Meta invita gli utenti a condividere il loro “punto di vista unico trasmettendo in diretta su Instagram e Facebook”.

Sul suo sito, la società madre di Facebook raccomanda tuttavia agli utenti di interrompere “la registrazione se una persona preferisce non essere filmata”, raccomandando di essere “particolarmente vigili nei confronti delle persone” che li circondano prima di lanciare una trasmissione in diretta. E per una buona ragione, in caso di reclamo, la responsabilità della distribuzione illegale potrebbe ricadere sull’utente.

Come sottolinea il sito del Servizio Pubblico, questo diritto alla privacy può presentare eccezioni, in particolare se si tratta di filmare sconosciuti in una manifestazione pubblica o durante eventi di attualità, nel quadro della legge sull’informazione. Aprendo quindi la strada ad alcuni utilizzi più specifici degli occhiali Ray-Ban Meta, ad esempio da parte dei giornalisti.

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