IBM sta rivoluzionando la ricerca scientifica con il suo nuovo processore quantistico da 156 qubit.
IBM ha segnato una nuova importante pietra miliare nella storia delle tecnologie quantistiche con la messa in servizio del suo nuovo processore: l'R2 Heron, dotato di 156 qubit. Questa innovazione rappresenta un miglioramento sostanziale rispetto ai modelli precedenti, promettendo calcoli fino a 50 volte più veloceche equipaggia idealmente questo sistema per la ricerca scientifica avanzata.
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L'R2 Heron: un balzo in avanti nelle prestazioni
Il nuovo sistema quantistico di IBM, costituito dall'unità di elaborazione quantistica (QPU) R2 Heron e dalla piattaforma software Qiskit, è stato progettato per ottimizzare le prestazioni dei calcoli quantistici. Rispetto ai suoi predecessori, R2 Heron può eseguire fino a 5.000 operazioni su due qubit, raddoppiando la capacità dei sistemi precedenti, facilitando calcoli quantistici complessi e più veloci.
Il computer quantistico è già obsoleto di fronte a questa tecnologia dirompente che lo sta superando in campo scientifico
Profonde implicazioni per la ricerca scientifica
I miglioramenti hardware e software apportati da IBM al suo sistema quantistico consentono ora di affrontare problemi scientifici in campi diversi come materiali, chimica, scienze della vita, fisica delle alte energie e altro ancora. Questi progressi aprono la strada a ricerche che prima erano fuori portata, a causa dei limiti di velocità e capacità delle precedenti generazioni di tecnologie quantistiche.
Ottimizzazione e avanzamenti del software
Oltre ad aumentare la capacità di elaborazione, IBM ha anche incorporato significativi miglioramenti al software. L’utilizzo dell’algoritmo di mitigazione degli errori della rete tensore di Qiskit, ad esempio, aiuta a ridurre l’impatto dei disturbi sui qubit. Inoltre, con l’introduzione dell’ingegneria di compilazione parametrica e dell’ottimizzazione del movimento dei dati, il sistema può ora eseguire fino a 150.000 operazioni sullo strato di circuito al secondo (CLOPS), un drastico miglioramento rispetto alle precedenti prestazioni di base.
Verso un supercomputer quantistico
IBM prevede lo sviluppo di supercomputer “quantum-centric” che combinino risorse di calcolo quantistico e classico per produrre risultati realizzabili più rapidamente rispetto ai sistemi puramente quantistici. Questo approccio ibrido consente di elaborare le attività in parallelo, suddividendo algoritmi complessi in parti che ciascuna metà del sistema può elaborare in modo efficiente.
Esempio di applicazione: collaborazione con RIKEN
Un esempio reale di questa tecnologia in azione è la collaborazione di IBM con RIKEN, un centro di ricerca scientifica in Giappone. Utilizzando un metodo chiamato Quantum-Selected Configuration Interaction, gli scienziati utilizzano l’hardware quantistico per modellare la struttura elettronica dei solfuri di ferro. Questa integrazione innovativa tra il supercomputer Fugaku e un sistema quantistico IBM in loco segna un passo da gigante nella fusione delle capacità di calcolo quantistico e classico.
La nazione più avanzata al mondo nei semiconduttori ha appena raggiunto il limite “fisico” delle dimensioni del computer quantistico più piccolo del mondo
Questo articolo esplora l'impatto trasformazionale del nuovo processore quantistico Heron R2 da 156 qubit di IBM che, grazie a significativi progressi nell'hardware e nel software, è ora in grado di eseguire ricerche scientifiche complesse e variegate. Con prestazioni migliorate che consentono calcoli fino a 50 volte più veloci rispetto alle generazioni precedenti, IBM sta ridefinendo il potenziale delle tecnologie quantistiche per risolvere problemi scientifici di livello mondiale.
Fonte: IBM
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