lLa storia appare in tutti i buoni libri di testo di biologia. Nel 1848, entomologi britannici osservarono un cambiamento di colore in alcune falene in una foresta vicino a Manchester (Regno Unito). Invece delle solite falene di betulla grigio chiaro (Biston betaria) assunse un colore grigio scuro, quasi nero.
Nel secolo successivo l’eccezione divenne la regola. Nel 1954 tutte le falene britanniche diventarono scure. Per quale motivo? L'inquinamento ha annerito la corteccia degli alberi. Per nascondersi dagli uccelli, ora è meglio indossare ali di colore scuro. L'insetto diventa un caso da manuale dell'adattamento di una specie al suo ambiente attraverso la mutazione e la selezione naturale.
Nel piccolo mondo dei ricercatori evoluzionisti, però, sapevamo che l’emblema aveva alcuni punti deboli. L’esperienza ha fallito in ciò che chiamiamo replicazione, ovvero la capacità di riprodursi. Il fenomeno era stato certamente osservato in tutta l’Inghilterra, ma nulla poteva escludere che le popolazioni si fossero “contaminate” a vicenda. “Un altro problema era la mancanza di prove dirette del ruolo della predazione in questa evoluzione”aggiunge Jonathan Waters, professore di biologia all'Università di Otago, in Nuova Zelanda.
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Il team dell'accademico ha pubblicato, il 24 ottobre, sulla rivista Scienzaun articolo “chi completa la dimostrazione”saluta Patrik Nosil, direttore della ricerca del CNRS presso il centro Moulis (Ariège). Su un altro insetto: la mosca di pietra, spesso chiamata “perla” o “mosca di pietra”. Il gruppo conta 2.000 specie, sparse in tutto il mondo. Ma erano due dei suoi rappresentanti quelli che interessavano a Jonathan Waters.
Residui di legno e foglie
Da un lato Austroperlauna perla scura con zampe di zebra che ha la particolarità di essere tossica per chi la consuma. Dall'altro Zelandoperlaaltrettanto scuro, altrettanto striato, ma commestibile. Gli uccelli non conoscono la differenza. COSÌ Zelandoperla è protetto da Austroperla. Un fenomeno che la scienza ha battezzato “mimetismo batesiano” – in omaggio al suo scopritore, Henry Bates (1825-1892). Edificante ma comune, per non dire banale.
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Solo che i ricercatori neozelandesi ne hanno scoperto alcuni Zelandoperla avevano scambiato l'abito scuro con una tunica leggera. Sequenziando gli individui, hanno scoperto che questo cambiamento di costume corrispondeva alla mutazione di un singolo gene. Hanno osservato in particolare che ciò era avvenuto in aree in cui la foresta aveva subito massicci tagli negli ultimi decenni, riducendone notevolmente la popolazioneAustroperlache si nutre appunto di residui di legno e foglie. E hanno notato la stessa trasformazione in diversi siti totalmente isolati gli uni dagli altri.
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