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Nintendo lancia “Pokémon Pocket”, Ubisoft si impadronisce degli NFT e “Dragon Age: The Veilguard” verrebbe “svegliato”

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La Paris Games Week si è conclusa la scorsa settimana, ma le ultime novità del settore continuano a sorprenderci. Tutto questo ti racconto in Benvenuti al Gioco.

Nintendo gioca la carta magica Pokémon Tascabile

Un’altra settimana intensa per il mondo dei videogiochi. Nintendo ha rilasciato il suo gioco di carte collezionabili Pokémon mercoledì 30 ottobre: Pokémon Tascabile. Saranno i fan ad essere felicissimi! Utilizzando un’applicazione mobile, potranno collezionare diverse carte e collezionare carte Pokémon virtuali. Il gioco ovviamente ci invita a restare attenti poiché ogni 12 ore siamo invitati a tornare ad aprire un “booster”, quindi una sorta di lotto con carte Pokémon casuali.

Ma la magia di Pokémon Tascabilesecondo me, sta soprattutto nell’immersione e nell’animazione sorprendente di certe carte rare, destinate ai più fortunati. Quando li apri, la fotocamera si tuffa nell’immagine e rivela un mondo intero rivelando i Pokémon nel loro elemento, prima di tornare al loro formato originale. È magico e già disponibile su IOS e Android.

Ubisoft rilascia silenziosamente il suo primo gioco che incorpora la criptovaluta

Lancio di Ubisoft Tattiche dei campioni: Grimoria Chroniclesun gioco di strategia a turni, con personaggi da migliorare o scambiare su un mercato virtuale. Per essere più chiari, puoi scambiare figurine con valuta virtuale. Una moneta che, a prioripossono essere scambiati con denaro reale. E su questo mercato, l’articolo più costoso è quotato a 63.000 dollari.

Con il suo conseguente brusio, dobbiamo credere che l’editore stia cercando in tutti i modi di fare soldi. Dopo un tentativo fallito di integrare questo tipo di oggetti nel gioco Punto di interruzione di Ghost Recon nel 2021 Ubisoft persevera, nonostante le opinioni divergenti. Il gioco è attualmente accessibile solo tramite il distributore Ubisoft Connect, il che scoraggia alcuni giocatori più dell’aspetto blockchain in sé.

Dragon Age: La Guardia del Velo accusato di “wokismo”

Dragon Age: La Guardia del Velo è stato rilasciato questa settimana e, per non cambiare, alcuni giocatori si sono lamentati dell’eccessiva rappresentazione della diversità nel gioco. Sì, hanno difficoltà a cambiare i dischi e l’anti-wokismo è la loro battaglia.

Di fronte alle critiche, David Gaider, il creatore della serie, non usa mezzi termini. Per lui questi denuncianti sono solo “ turisti “, vale a dire pseudo-fan che sembrano ignorarlo L’era del drago ha sempre messo in risalto la diversità e l’inclusività, sin dalla prima opera del 2009. Tra personaggi pansessuali e diversità culturale, il gioco continua nel lignaggio coinvolgente e inclusivo dei giochi di ruolo. I veri fan sono pronti per questa nuova avventura, critiche infondate o no! L’ho provato alla Paris Games Week e lo consiglio vivamente.

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