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Finalmente sappiamo che aspetto aveva questo millepiedi gigante lungo 2,6 m!

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Se le piccole creature ti spaventano, di certo non ti sarebbe piaciuto vivere nel Carbonifero. Durante questo periodo geologico, i continenti furono tutti riuniti in un supercontinente chiamato Pangea. In un clima caldo e molto umido si sviluppano fitte foreste, popolate da tanti animali che conosciamo bene. Ragni, vermi, scorpioni, libellule… solo che le loro dimensioni non hanno nulla a che vedere con quelle dei loro attuali discendenti! L’alto livello di ossigeno nell’atmosfera li ha infatti favoriti gigantismogigantismo.

Gli insetti giganti del Carbonifero

Nel va in ondava in onda volavano enormi libellule con un’apertura alare di 75 centimetri, mentre sul terreno strisciavano giganteschi millepiedi lunghi più di due metri. Artropleura è davvero emblematico di questo periodo. In grado di raggiungere i 2,6 metri per un peso di 50 chili, questo invertebratoinvertebrato essendo vissuto tra 345 e 290 milioni di anni fa è il più grande artropodeartropode che sia mai esistito. Il suo fossilifossilirinvenuti in Europa e Nord America, rivelano un corpo appiattito ricoperto di placche e composto da una trentina di segmenti articolati. Era certamente un erbivoroerbivoro. Tuttavia persistono molte zone grigie. La maggior parte dei fossili sono infatti incompleti, con la testa spesso mancante o in cattivo stato di conservazione. Tuttavia, è una parte essenziale definire chiaramente ilanatomiaanatomia e ilecologiaecologia di questo animale.

Lo studio della testa permette di collocare meglio questo animale nel ramo degli artropodi.

L’analisi di un fossile eccezionalmente conservato rinvenuto nel sito di Montceau-les-Mines in Francia ha però rivelato la struttura anatomica della testa. La scoperta è stata rivelata in un articolo pubblicato sulla rivista Progressi della scienza.

I risultati lo dimostranoArtropleura possedeva molte caratteristiche anatomiche che lo collocano come a speciespecie interruttore transitorio situato nelALBEROALBERO evoluzione di centopiedicentopiedi.

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