Era considerato un uccello gigante 52 milioni di anni fa, eppure la ricostruzione del suo scheletro è effettuata meticolosamente dalle équipe del Museo di Storia Naturale di Tolosa (Alta Garonna). Gastornis Lawrenceincapace di volare, è stato scoperto nella regione ed è esposto per la prima volta nello stabilimento di Tolosa in occasione della nuova mostra “Giants”, dall’8 ottobre al 29 giugno 2025.
Apparso in Europa 60 milioni di anni fa, durante il Paleocene, Gastornis – l’uccello gigante – colonizzò poi il Nord America e l’Asia prima di estinguersi 42 milioni di anni fa. Viveva nel sud della Francia 52 milioni di anni fa. “Alcune parti del suo scheletro mancano e sono state quindi ricostruite in facsimile, come il bacino e una delle gambe, per essere il più vicino possibile a quello che esisteva”, spiega Alexandre Mille, capo del dipartimento collezioni e conservazione del Museo. Dopo un controllo incrociato con gli scienziati, lo abbiamo messo in posizione dinamica per mostrare le sue dimensioni di 1,70 metri e il suo becco grande e potente, nonostante sia un vegetativoro. »
Nei panni di un paleontologo, il visitatore scopre la storia di otto specie poco conosciute del Cenozoico (l’ultima era geologica e quindi la nostra) attraverso cinque sculture 3D titaniche e tre scheletri a grandezza naturale, come Gigantopithecus blacki, la scimmia asiatica alta quanto tre oranghi e Titanoboa, il più grande serpente mai esistito. Grazie a questi dispositivi interattivi, questa mostra, prodotta dal Reale Istituto Belga di Scienze Naturali e arricchita dall’istituzione di Tolosa, fa luce sulla scomparsa di questi colossi, che alla fine si sono rivelati fragili.
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