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“È commovente vedere la gente felice…”: una passeggiata colorata porta Alésiens nel Medioevo

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Le forze forti della Settimana delle Cévennes, la festa medievale di Alès, sono scese in piazza nel pieno pomeriggio di questo sabato 5 ottobre.

Fin dalla prima passeggiata della giornata, Laurence Magnanelli, la costumista del Théâtre de L’Atanga, che fornisce circa 450 costumi per la Settimana delle Cévennes, sorride: “Ci sono più persone in costume che sfilano per le strade rispetto agli altri anni. La gente sta giocando. È commovente vedere la gente felice…”

“È fantastico!”, dichiara Sophie, che sfila in costume

A metà pomeriggio del 5 ottobre, il “grande” corteo lascia il Pont-Vieux per sorvegliare l’ipercentro di Alès e concludersi davanti al municipio. E la costumista non si muove: “Ci sono più persone.” Nel corteo ritrova anche Sophie, arrivata con la sua famigliola a Saint-Christol-lez-Alès qualche mese fa e venuta a ritirare tre abiti lunedì mattina. La trentenne cammina accanto al marito Jean-Philippe e a Victor, suo figlio di 10 anni: “È così divertente. Ci sentiamo come se fossimo Cévenols”. “Ha scelto bene il mio costume”sorride suo marito.

320 pecore Raïole partecipano alla sfilata

Il corteo è fitto, guidato questa volta dal gruppo Bandura di Maillave. Oltre al grande pubblico, camminano tutti i partecipanti alla manifestazione: cavalieri crociati, truppe, amazzoni, mangiatori di fuoco, ecc. Anche le pecore sono coinvolte! Chiudono il corteo e attirano molti sguardi, suscitando talvolta domande da parte del pubblico. “Ce ne sono 320”precisa Dimitri Servière, allevatore di Nîmes che partecipa per la quarta volta alla Settimana delle Cevenne, aiutato da un altro agricoltore, Frédéric Héret, di Aubord. “Questi sono raioles (razza in lattazione originaria della Linguadoca-Rossiglione, ndr). Ce ne sono 3.500 nel mondo.”

Una volta terminata la passeggiata, i partecipanti tornano ai loro posti: agli stand degli spettacoli del Jardin du Bosquet, ai luoghi in cui si svolgono le battaglie medievali, all’interno delle mura del Forte Vauban. Sì, la festa continua…

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