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Alla Migros questo succo di frutta “sta benissimo quando si fuma uno spinello”

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Un lettore ha sussultato la settimana scorsa dopo aver visto sugli scaffali della Migros a Landeron (NE) uno slogan che, secondo lui, “incita al consumo di droga”. Sull’etichetta delle bottiglie di succhi di frutta c’è scritto in svizzero tedesco: “Passt sehr guet zumne Joint”. In francese: “Va bene quando si fuma uno spinello”. Il cliente ha capito che la marca giocava la carta dell’umorismo, ma era infastidito dal fatto che “la Migros, che vuole essere una marca analcolica, è molto leggera” con la dipendenza dalla cannabis.

Il portavoce del colosso delle arance, Tristan Cerf, spiega che si tratta di una campagna esclusiva per i suoi supermercati sui succhi della marca True Fruits, “nota per i suoi slogan provocatori e divertenti”. Il marchio ha copiato Galaxus, di cui è azionista di maggioranza, che mostra e trasmette commenti reali dei consumatori per pubblicizzarsi. Lo slogan è quindi la recensione che un cliente ha lasciato online sui succhi di frutta. L’azione non è stata tradotta in francese ed è ora completa. Le bottiglie di Landeron erano tra “le ultime disponibili”.

Riguardo al messaggio trasmesso, Tristan Cerf ammette che “l’associazione del piacere gustativo di questo frullato con uno “spinello” è sicuramente sorprendente”. Ma, suggerisce, fumare non è automaticamente una pratica illecita: “Se per ‘canno’ il commentatore intende una sigaretta arrotolata contenente una miscela di tabacco e piante con proprietà calmanti, sono certo che qui cita solo componenti del tutto legali.

Altri “slogan”, che si riferivano in particolare alla flatulenza causata dal bere, avevano già suscitato reazioni tra i clienti della Svizzera tedesca. Tristan Cerf parla di alcune osservazioni “di clienti divertiti o irritati”. Non è impossibile che i francofoni possano presto assaporare le gioie di una simile campagna. «Abbiamo lanciato il messaggio che, la prossima volta, sarebbe bene offrire ai francofoni la possibilità di divertirsi un po’ senza dover usare il traduttore sul proprio smartphone», assicura Tristan Cerf.

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