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Altri 3 mesi per correggere gli errori storici

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Sappiamo qualcosa in più sui motivi del rinvio ‘last minute’ di Assassin’s Creed Shadows, che sarebbe dovuto arrivare il 12 novembre 2024 su PC e console. Dobbiamo queste indiscrezioni a Tom Henderson, mai l’ultimo a frugare tra file anche classificati come gioco e non solo lì per affinare l’esperienza e correggere gli ultimi bug che giravano qua e là. No, contrariamente a quanto annunciato nel comunicato stampa di Ubisoft, internamente soffia forte un vento di panico. Infatti, il fallimento di Star Wars Outlaws (le vendite sono insufficienti per un AAAA del suo calibro) unito al contraccolpo sempre più forte subito da Assassin’s Creed Shadows avrebbero spinto Ubisoft ad agire con urgenza per correggere alcuni aspetti storici rilevati dai giapponesi per quasi 6 mesi.

Se Yasuke rimarrà nell’avventura, sarà suo storia che verrà riadattata, e in particolare il modo in cui viene rappresentata. Non sappiamo se il suo status di samurai, controverso in Giappone, verrà rimosso dall’avventura, ma secondo Henderson, nel processo di sviluppo, gli esperti storici sono arrivati ​​tardi nella produzione del gioco, il che spiega in particolare alcuni divagazioni sulla veridicità di alcuni simboli che si possono trovare nei trailer e negli artwork di Assassin’s Creed Shadows. Ricordiamo inoltre che qualche mese fa, l’associazione Sekigahara Teppo-tai aveva contestato Ubisoft per l’utilizzo non autorizzato della propria bandiera feudale. Una bandiera che troviamo su numerose illustrazioni ufficiali del gioco e che verrà evidenziata nell’artbook, già stampato in centinaia di migliaia di copie immaginiamo… L’associazione chiede a Ubisoft di far rimuovere questa bandiera, pena sanzione, e questa situazione ha quindi seminato dubbi sul rigore storico degli sviluppatori.

Di fronte a questa nuova ondata di rabbia e all’intervento dei politici in Giappone, Ubisoft ha dovuto reagire e spiegare queste inesattezze. In un lungo messaggio rivolto principalmente alla community giapponese, Ubisoft si è scusata per i pochi elementi che potevano essere percepiti come mancanza di rispetto o goffaggine. Ma Ubisoft ha voluto anche ricordarci che Assassin’s Creed Shadows resta soprattutto un’opera di finzione, sicuramente ispirata alla storia, ma che resta un prodotto della fantasia dei suoi creatori.

Ma fondamentalmente, questi sono problemi che avrebbero dovuto essere colti internamente prima della rivelazione del gioco, soprattutto considerando il rigido processo di approvazione delle risorse di Ubisoft. L’indagine di Tom Henderson spiega numerosi problemi di comunicazione tra i team e scorciatoie nel processo di approvazione delle risorse per rispettare le scadenze di rilascio del gioco. Per quanto riguarda la rifinitura del gioco e i problemi di bug, Le Il gioco non è attualmente nella fase in cui dovrebbe essere per il rilascio, ed è stato sussurrato al giornalista che ci sono stati alcuni aggiustamenti alle meccaniche di gioco che richiedono tempo per essere integrati. Preoccupazioni che sono state comunque evidenziate durante i test di gioco, ma che non sono state corrette per il rilascio. Torniamo al famoso: “prima spediamo, ripariamo dopo”, una filosofia che affligge l’industria dei videogiochi da molti anni e di cui alcuni editori si sono specializzati, soprattutto in Francia… (Non faccio i nomi, ndr)

L’uscita di Assassin’s Creed Shadows è ormai prevista per il 14 febbraio 2025 e secondo sempre Tom Henderson, se i preordini sono meno buoni di quelli di Valhalla, restano comunque molto consistenti.

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