Un programma pilota di screening per il cancro del polmone, il più letale, sarà avviato in Francia entro la fine dell’anno, passo fondamentale prima di una probabile generalizzazione dello screening organizzato, ha annunciato giovedì 23 gennaio l’istituto nazionale del cancro (Inca).
Il progetto, che prevede la partecipazione di 20.000 persone, sarà rivolto a persone dai 50 ai 74 anni, fumatori ed ex fumatori che hanno smesso da meno di 15 anni con un consumo cumulativo di tabacco di almeno 20 pacchetti all’anno. Verrà chiesto loro di sottoporsi a due scansioni del torace a basso dosaggio a distanza di un anno, poi ogni due anni, e verrà anche offerto loro di smettere di fumare.
“Speriamo che i primi scanner vengano eseguiti all’inizio della seconda metà del 2025”ha indicato il professor Norbert Ifrah, presidente dell’Inca, nel corso di una conferenza stampa.
Ridurre la mortalità del 20-25%
Diversi studi internazionali hanno infatti dimostrato che la scansione a basso dosaggio potrebbe ridurre la mortalità legata a questi tumori di circa il 20-25%, ha sintetizzato.
Il programma pilota è “un passo prefigurante i cui risultati condizioneranno la generalizzazione dello screening organizzato”ha riassunto il presidente dell’Inca, secondo il quale “possiamo ragionevolmente sperare in una generalizzazione anche prima del 2030”.
“L’interesse dello screening è importante per la salute pubblica” dato che il cancro ai polmoni è il più mortale in Francia, con 30.400 decessi ogni anno, ha sottolineato. E “Quest’anno, si prevede che i decessi per cancro al polmone supereranno quelli per cancro al seno tra le donne”.
Il tabacco resta il principale fattore di rischio
Il tasso di sopravvivenza a cinque anni per il cancro del polmone è di circa il 20%, sapendo che tre quarti dei casi vengono rilevati in uno stadio avanzato della malattia, il che riduce le possibilità di trattamento e guarigione. Il tabacco è responsabile di circa l’80% dei casi diagnosticati.
Denominato Impulsion, il progetto pilota, scelto dopo l’esame di un comitato di valutazione internazionale, è portato avanti da un consorzio coordinato dalla professoressa Marie-Pierre Revel (Assistance Publique – Hôpitaux de Paris) e dal professor Sébastien Couraud (Hospices Civils de Lyon).
L’Inca finanzierà l’organizzazione per 6 milioni di euro e l’assicurazione sanitaria coprirà il 100% degli scanner a basso dosaggio.
In Francia, tre tumori (seno, colon-retto, cervice) sono oggetto di uno screening organizzato, proposto sistematicamente a una popolazione target.