L’ESSENZIALE
- L’insulina, essenziale per la memoria e le connessioni neuronali, diventa meno efficace nel prediabete o nel diabete, aumentando il rischio di demenza. Tuttavia, l’esercizio fisico potrebbe migliorare la funzione cerebrale aumentando la sensibilità del cervello all’insulina.
- Lo studio ha scoperto che dopo 12 sessioni di allenamento nell’arco di due settimane, le vescicole neuronali che trasportavano proteine correlate all’insulina, come Akt, aumentavano.
- Questi risultati aprono la strada a terapie mirate per prevenire il declino cognitivo.
L’insulina, un ormone che regola il glucosio nel sangue, è sempre più riconosciuta per il suo ruolo nelle funzioni cognitive. Promuove il flusso sanguigno cerebrale e il funzionamento neuronale, essenziali per la memoria, la velocità di elaborazione delle informazioni e le interazioni tra le cellule nervose. Tuttavia, in caso di prediabete o diabete, il cervello può diventare resistente all’insulina, portando a disturbi cognitivi e ad un aumento del rischio di demenza, compreso il morbo di Alzheimer.
L’esercizio fisico potrebbe quindi svolgere un ruolo chiave nel migliorare la funzione cerebrale agendo direttamente sulla sensibilità all’insulina nel cervello. È quanto suggerisce un team di ricercatori della Rutgers University-New Brunswick, negli Stati Uniti, in uno studio pubblicato sulla rivista Cellula di invecchiamento.
L’impatto dell’esercizio fisico sull’insulina nel cervello
Il loro lavoro rivela che cellule specializzate, chiamate vescicole extracellulari neuronali, potrebbero essere la chiave per comprendere questo collegamento. “Se l’insulina nel cervello è insufficiente, le cellule nervose possono diventare disfunzionali e perdere la capacità di comunicare correttamente, il che può contribuire a problemi di memoria e di apprendimento”spiegano gli scienziati in un comunicato stampa.
Per esplorare questo fenomeno, i ricercatori hanno condotto un esperimento di due settimane su 21 volontari prediabetici, con un’età media di 60 anni. Questi partecipanti hanno completato 12 sessioni di esercizi supervisionati da 60 minuti, di intensità da moderata ad alta. Prima e dopo queste sessioni, sono stati prelevati campioni di sangue, rivelando un aumento delle vescicole neuronali che trasportano proteine chiave legate alla sensibilità all’insulina, tra cui Akt.
“Abbiamo dimostrato per la prima volta che l’esercizio fisico influenza la segnalazione dell’insulina attraverso vescicole extracellulari neuronali legate a miglioramenti clinici della glicemia”sottolineano i ricercatori. Questa maggiore sensibilità potrebbe in parte spiegare perché l’esercizio migliora la cognizione.
Verso nuove terapie contro la demenza?
I risultati aprono prospettive sullo sviluppo di terapie mirate all’azione dell’insulina nel cervello per prevenire o rallentare la progressione della demenza. Uno studio attualmente in corso sta esaminando se una singola sessione di esercizio fisico può migliorare l’efficacia dell’insulina somministrata per via intranasale negli adulti anziani che soffrono di obesità.
Gli autori concludono: “Mirare all’insulina cerebrale potrebbe essere una strategia promettente per preservare la salute cognitiva”. Nel frattempo, l’esercizio fisico regolare rimane una raccomandazione fondamentale per proteggere sia il corpo che la mente.