Nel suo programma, la professoressa Carole Mathelin ha evidenziato 4 aree di lavoro, che sono il posto delle donne nelle professioni chirurgiche, lo sviluppo dell’innovazione, il rafforzamento dei partenariati internazionali e infine la consapevolezza del nostro impatto sull’ambiente.
“È con entusiasmo che proseguirò il lavoro di tutti coloro che mi hanno preceduto, sostenendo, promuovendo e divulgando l’eccellenza della chirurgia francese e delle sue 13 specialità. Insieme a tutti gli Accademici, potremo continuare a trasformare i percorsi chirurgici in modo che tutti i talenti possano fiorire e innovarsi, con le donne sempre più rappresentate e attive.
La mia ambizione, nel periodo attuale in cui la professione del chirurgo viene sconvolta dagli sviluppi tecnologici, istituzionali e sociali, è che la nostra Accademia anticipi e sostenga questi cambiamenti, tenendo conto dei fattori sociali, economici e demografici che influenzano la nostra professione. Ad esempio, i nostri anziani creeranno nuove sfide che richiederanno soluzioni innovative in chirurgia.
La mia ambizione è anche quella di contribuire a ridurre le disuguaglianze nell’accesso alle cure, in modo che i benefici della chirurgia di domani siano equamente accessibili.
Infine, la questione ambientale ci porterà a una gestione più efficiente delle risorse, alla riduzione dei rifiuti e all’integrazione di pratiche eco-responsabili nelle nostre attività e in particolare nelle nostre sale operatorie.
Per me è fondamentale che la nostra Accademia costruisca una comunità chirurgica solida e unita al servizio della salute di tutti, garantendo il mantenimento di tutta l’Umanità che caratterizza la nostra professione, Umanità che prevarrà sempre su ogni questione tecnologica e organizzativa. ”, ha indicato la professoressa Carole Mathelin.