Potrebbe addirittura proteggere dall’Alzheimer…
Si tratta di una bevanda ancestrale originaria dell’Asia e ormai molto presente nel nostro Paese, che i ricercatori sottolineano ancora una volta per i suoi benefici per la salute. Questa bevanda ha proprietà antiossidanti e antinfiammatorie grazie alle sue catechine, polifenoli che proteggono le cellule cerebrali dai danni e possono anche migliorare la salute dei vasi sanguigni, riducendo il rischio di danni dovuti alla cattiva circolazione nel cervello.
Gli scienziati dell’Università di Kanazawa in Giappone hanno analizzato la salute del cervello di oltre 8.700 persone di 65 anni, concentrandosi sulla materia bianca del cervello, essenziale per la rapida trasmissione delle informazioni tra le diverse regioni del cervello. Quest’area è cruciale per la memoria e il coordinamento delle funzioni cognitive. “Le lesioni della sostanza bianca, indicative di una malattia dei piccoli vasi cerebrali, sono associate alla demenza vascolare e al morbo di Alzheimer” spiegano gli scienziati sulla rivista Science of Food.
Secondo i risultati dello studio, 600 ml di questa bevanda, ovvero 3 tazze al giorno, sono stati associati ad una riduzione del 3% delle lesioni della sostanza bianca rispetto ad un consumo di 200 ml o meno. Berlo regolarmente aiuterebbe a preservare le funzioni cerebrali.migliorando la pressione sanguigna” secondo gli scienziati. Questa bevanda è il tè… ma non un tè qualsiasi.
Tra tutti i tipi di tè, è quello verde che ha dimostrato effetti così positivi sulla protezione del cervello durante l’invecchiamento. Contiene catechine, teina, numerose vitamine, oligoelementi e minerali che gli conferiscono potenti proprietà neuroprotettive. Potrebbe quindi partecipare alla prevenzione del morbo di Alzheimer. Al contrario, il caffè non ha mostrato un effetto simile. Non c’è più motivo di privarsi di una buona tazza di tè verde!
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