I numeri riportati da Game File provengono da un documento giudiziario esaminato da Stephen Totilo. In esso, Patrick Kelly, direttore creativo di Call of Duty presso Activision, ha rivelato che la produzione di tre giochi della serie, pubblicati tra il 2015 e il 2020, è costata tra i 450 e i 700 milioni di dollari. Queste cifre possono essere spiegate in particolare dal fatto che il budget di sviluppo per Call of Duty continua a crescere molto tempo dopo l’uscita del gioco, poiché i contenuti aggiuntivi devono essere prodotti per diverse stagioni. Resta il fatto che i costi di sviluppo presentati sono i più alti mai dichiarati da un editore di videogiochi. Ecco i dati essenziali, sapendo che non includono nemmeno i costi di marketing, secondo Stephen Totilo:
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Black Ops III (2015): « Treyarch ha sviluppato il gioco in tre anni con un team creativo di centinaia di persone, per un costo superiore a 450 milioni di dollari nel corso del ciclo di vita del gioco. » (43 milioni di copie vendute)
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Guerra moderna (2019): « Infinity Ward ha sviluppato il gioco nel corso di diversi anni, spendendo oltre 640 milioni di dollari durante il ciclo di vita del gioco. » (41 milioni di copie vendute)
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Black Ops Guerra Fredda (2020): « Treyarch e Raven Software hanno trascorso anni a creare questo gioco con un team di centinaia di creativi, spendendo infine oltre 700 milioni di dollari nel ciclo di vita del gioco. » (30 milioni di copie vendute)
Per fare un confronto, una dichiarazione giudiziaria mal redatta nel 2023 da parte di Sony ha rivelato che il costo di sviluppo di The Last of Us Part II nel 2020 è stato di circa 220 milioni di dollari, mentre quello di Marvel’s Spider-Man 2 ha raggiunto i 315 milioni di dollari nel 2023. Importi già significativi ( anche se sappiamo grazie ad un altro leak che questi titoli erano molto facilmente redditizi, come la maggior parte delle grandi produzioni PlayStation), ma che quindi non sono nulla in confronto ai soldi che Activision deve investire ogni anno per produrre (e soprattutto fornire) un servizio di gioco come Call of Duty.
Per l’occasione mettiamo le mani anche su dati di vendita mai comunicati, che ci permettono di constatare un calo significativo tra i 43 milioni Operazioni nere 3 (2015) e i 30 milioni Guerra Fredda di Black Ops (2020). Se il franchise di Call of Duty ha recentemente tagliato lo storico traguardo dei 500 milioni, il calo delle unità vendute sembra continuare. Nel Regno Unito, l’inizio di Black Ops 6 è stato in calo del 15% rispetto a Modern Warfare 3 (2023) e del 46% rispetto a Modern Warfare 2 (2022). C’è da dire che, uscendo su Game Pass, il titolo ha visto naturalmente crollare le sue vendite su Xbox, al punto che PlayStation ha rappresentato l’82% delle vendite del gioco su console negli Stati Uniti nel mese di lancio.
Il numero di copie vendute, però, non è tutto: la redditività di un Call of Duty dipende più che mai dai suoi contenuti aggiuntivi a pagamento (che, sulla carta, hanno la possibilità di esplodere come non mai grazie alla forte visibilità del gioco). agli abbonati Game Pass), senza dimenticare che il franchise può contare anche sui ricavi provenienti da Call of Duty Warzone e Call of Duty Mobile. Fino a prova contraria, il fatturato di Call of Duty supera rapidamente il miliardo di dollari, il che non mette in discussione il suo attuale modello di redditività, anche con budget simili.
Per contesto, si noti che queste informazioni provengono da una dichiarazione rilasciata da Activision in una dichiarazione del tribunale della California, datata 23 dicembre. La dichiarazione fa parte della risposta di Activision a una causa intentata nel maggio 2024. La causa accusa Activision e Instagram (Meta) di influenzare un adolescente per commettere la sparatoria alla scuola elementare di Robb a Uvalde, in Texas, nel 2022. Activision ha fornito queste cifre per spiegare come funziona Call of Duty in un contesto legale, spiega Stefano Totilo.
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