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I film sono più violenti di prima?

I film sono più violenti di prima?
I film sono più violenti di prima?
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La violenza è sempre più presente nei film, secondo uno studio americano. Una tendenza osservata anche nei film in cui il crimine non è il tema principale.

La violenza sarebbe sempre più presente nei film.

Marc Fanelli-Isla su Unsplash

“C’è troppa violenza nel cinema, è brutto. Si contagia sui ragazzi che litigano quando suona la campana”, avvertiva già nel 1994 il cantante MC Solaar nella sua canzone “Human Relations”. 30 anni dopo, la violenza è ancora più presente nel cinema. Lo dimostra uno studio intitolato “Trends of Violence in Movies Durante the Past Half Century”, pubblicato sulla rivista scientifica JAMA Pediatrics, che ha analizzato in maniera particolare la presenza della violenza nelle produzioni cinematografiche degli ultimi cinquant’anni.

I ricercatori hanno esaminato più di 160.000 film in lingua inglese usciti tra il 1970 e il 2020, concentrandosi sull’uso di verbi come “uccidere” o “assassinare” nelle trame. I risultati sono chiari: la violenza nel dialogo è aumentata notevolmente nel corso dei decenni.

“I riferimenti a omicidi e omicidi nei dialoghi cinematografici non solo sono molto più frequenti che nella vita reale, ma aumentano anche nel tempo. […] Questa è un’ulteriore prova che la violenza è più presente che mai nei film che guardiamo”, ha affermato l’autore principale Babak Fotouhi in una nota.

Vocabolario violento sempre più presente

Lungi dall’essere limitati ai film d’azione e ad altri thriller, i cosiddetti termini “violenti” sono presenti anche in tutti i generi cinematografici, come evidenzia lo studio. “Anche i personaggi dei film non gialli parlano più di uccisioni e omicidi oggi rispetto a cinquant’anni fa”, ha detto Brad Bushman, coautore dello studio. “Non è tanto quanto i personaggi dei film polizieschi e l’aumento non è così elevato. Ma lo fa ancora. Abbiamo assistito a un aumento della violenza in tutti i sessi”.

Se i termini “violenti” vengono utilizzati prevalentemente da personaggi maschili, sempre più spesso i personaggi femminili iniziano ad adottare questo linguaggio. La tendenza è, ancora una volta, in aumento e sembra attrarre gli spettatori.

Sui social network, i contenuti di “rabbia femminile” affascinano gli utenti di Internet per la loro rappresentazione della rabbia femminile in film e serie. Su TikTok l’hashtag #femalerage conta più di 100.000 post, e ce ne sono migliaia anche su Instagram. Questi messaggi sono spesso elogiati per la loro autenticità.

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