Con Yuka i consumatori si pronunciano contro l'industria alimentare: Novità

Con Yuka i consumatori si pronunciano contro l'industria alimentare: Novità
Con Yuka i consumatori si pronunciano contro l'industria alimentare: Novità
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L'applicazione, riconosciuta per il suo supporto nelle scelte alimentari di milioni di utenti, offre ora una nuova importante funzionalità: ogni utente di Internet potrà sfidare direttamente i marchi che utilizzano additivi che rappresentano un rischio per la salute.

Quando il consumatore prende in mano la situazione. Con i suoi 60 milioni di utenti in tutto il mondo, di cui 22 milioni in Francia, Yuka è già un attore leader nel settore alimentare di consumo. E per dare più potere agli utenti, l'applicazione ha annunciato sabato 23 dicembre di aver sviluppato una funzionalità che promette di scuotere gli equilibri di potere tra consumatori e giganti dell'agroalimentare.

Secondo Le Figaro, i clienti potranno ora denunciare la presenza di additivi pericolosi nei prodotti in questione. Quando il prodotto scansionato visualizza un punto rosso – che segnala la presenza di additivi pericolosi come alcuni dolcificanti o conservanti – gli utenti possono fare clic su un pulsante “sfidare il marchioHanno poi due opzioni: o inviare direttamente all'azienda una email precompilata con i dati scientifici a supporto, oppure pubblicare un messaggio sul social network X.

Una strategia per chiedere cambiamenti concreti

In un video pubblicato su YouTube, Julie Chapon, cofondatrice di Yuka, sottolinea il ruolo chiave dei consumatori. “Non siamo solo consumatori, possiamo essere anche veri agenti di cambiamento.” Non esita a prendere di mira gli additivi incriminati come i dolcificanti che interrompono il microbiota, i conservanti come i nitriti legati ad un aumento del rischio di cancro, o anche alcuni coloranti associati ai disturbi di iperattività nei bambini. E questa ricetta sembra funzionare poiché, secondo un sondaggio del 2019 di Yuka, il 95% dei suoi utenti ha cambiato i propri comportamenti di acquisto evitando prodotti contenenti additivi controversi. Con questa nuova funzionalità, Julie. Chapon spera di innescare una mobilitazione di massa: “È ora di dire basta a questi additivi che minacciano la nostra salute.

pubblicato il 23 novembre alle 20:30, Sébastien Salpietro, 6Medias

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